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Formazione governo, toto-coalizione: cosa farà il Groenlinks? Al lavoro le diplomazie dei partiti

Il primo ministro Mark Rutte sta cercando di mettere insieme una coalizione ‘stabile’ di quattro partiti, lo ha detto stamattina lo stesso premier durante un incontro con i giornalisti. Rutte preferirebbe una maggioranza permanente ma non chiude, del tutto, le porte ad una coalizione di minoranza.

Edith Schippers, ministro uscente della salute, ha incontrato i leader di tutti i 13 partiti nel nuovo Parlamento, incaricata di trovare una combinazione possibile. Il Parlamento discuterà i  risultati e quelli delle elezioni il prossimo Giovedi. Rutte ha confermato la sua promessa pre-elettorale di escludere a priori un governo con il PVV ma al di là di questo, ha ripetuto il premier, tutte le opzioni sono aperte. La più probabile, secondo il primo ministro, è una terna VVD+D66+CDA con una quarta formazione: socialisti (SP), ChristenUnie, GroenLinks o  PvdA. ‘Tutti questi partiti hanno i loro vantaggi e svantaggi,’ ha detto Rutte.

Coalizioni con SP e laburisti, sono tuttavia, molto problematiche: i vertici Pvda sono orientati a dire no ad una coalizione con la destra, dopo la pesante sconfitta della scorsa settimana mentre i Socialisti avevano annunciato -in campagna elettorale- di non voler partecipare ad un governo con il VVD.

Rutte ha, inoltre elencato i temi sui quali si concentrerà il prossimo esecutivo: riduzione delle tasse, cure per gli anziani, energie rinnovabili, licenziamenti più facili, più soldi a difesa e polizia.

Jesse Klaver ha ripetuto ad Edith Schippers che la sua prima scelta sarebbe una coalizione di sinistra, senza il VVD. Tuttavia, ad esclusione del PVV, non chiude le porte ad alcuna combinazione. Klaver ha detto che le sue priorità politiche sono quelle di colmare il divario tra i redditi alti e bassi, affrontare il cambiamento climatico e  imporre una ‘politica umana per i rifugiati’: tematiche lontane dall’approccio di Rutte sull’economia e sui richiedenti asilo. Ma il leader CDA Sybrand Buma ha respinto l’idea di lasciare Rutte fuori dalla coalizione. ‘Credo  sia altamente illogico suggerire la costruzione di una coalizione senza il maggior partito, dato il risultato elettorale,’ ha detto.

Wilders: ‘antidemocratico’ leader di D66 Alexander Pechtold detto che la sua preferenza è per una coalizione a quattro con il VVD, CDA e GroenLinks. Egli ha anche escluso un accordo con il partito di Wilders. Wilders ha sostenuto che è ‘inaccettabile escludere il suo partito e gli 1,3 milioni di elettori che hanno scelto il PVV. Wilders ha proposto una coalizione VVD, PVV, CDA, 50Plus, SGP e Forum Voor Democratie.

 

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