FoodWatch NL ha lanciato una campagna contro il rischio che i loghi sui prodotti alimentari, quei loghi che indicano la presenza di zuccheri, grassi e sale, finiscano per diventare parte di un “compromesso” tra governo e industria alimentare.
Nei prossimi mesi, il governo deciderà le nuove etichette da piazzare sui prodotti ma, secondo FoodWatch, lo farà in “stretta consultazione” e con “ampio sostegno” dall’industria alimentare nelle riunioni tra le parti interessate.
In questo la ong vede il rischio di un’influenza indebita del settore per imporre regole più “rilassate” e quindi etichette che non spaventino i consumatori ma finiscano per non essere realmente informative.
Secondo FoodWatch le aziende avrebbero un’agenda:
- Fermare l’introduzione di un logo obbligatorio: dal primo dibattito europeo sull’introduzione di un logo obbligatorio europeo, la lobby del settore si è detta contraria. Kellogg’s, Nestlé e PepsiCo avrebbero investito più di 1 miliardo di euro per fare lobby.
- Inventare il logo stesso: le aziende hanno allora lanciato un loro sistema di loghi – come “Het Vinkje” e “Evolved Nutrition Label”. Con quest’ultimo logo, zucchero e la bomba-calorica Nutella diventano sani.
- Nascondere il logo: l’industria non vuole che il logo appaia in rilievo sulla confezione.
- Rallentare l’introduzione del logo: dopo 15 anni di discussione sul logo l’industria chiede più “ricerca” e nessuna scelta frettolosa