Secondo un sondaggio realizzato da Maurice de Hond, tre lavoratori su quattro con contratti a termine vorrebbero una stabilizzazione della loro posizione mentre un quarto degli autonomi è soddisfatto di prestazioni occasionali. Lo studio è stato commissionato dal D66, un partito centrista pro libero mercato, in risposta agli sforzi del ministro Lodewijk Asscher che da tempo cerca di colmare il gap tra contrattualizzati e freelance. Il tema è un terreno di frizione costante tra il VVD, la destra liberale al governo e il PVDA, il partner laburista di coalizione. Negli ultimi anni, il declino del “posto fisso” sostituito da una giungla di accordi a termine che vanno dalla prestazione freelance all’assunzione a tempo, tramite agenzie interinali, ha fatto emergere la questione della differenza di tutele sociali per i lavoratori dipendenti e per quelli “precari”. Per i laburisti la stabilizzazione è un obiettivo mentre i partiti liberali vorrebbero intervenire solo aumentando tutele ed opportunità per chi perde il posto.
Le associazioni di categoria e i sindacati hanno, da diversi fronti, criticato la legge sul “flexwerk” fin dalla sua introduzione. La revisione della normativa inizierà il prossimo mercoledi e il ministro si è detto favorevole ad apportare delle modifiche.