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Negli ultimi vent’anni è diventato sempre più difficile depurare le acque del Reno e renderle potabili. Nonostante accordi presi in precedenza, la qualità sta peggiorando a causa di nuove sostanze nocive. Martedì i ministri dei cinque Paesi in cui il Reno scorre si sono incontrati ad Amsterdam per prendere nuovi accordi, riporta NOS. Nei Paesi Bassi, 5 milioni di persone bevono l’acqua del rubinetto che proviene dal Reno.
Ogni vent’anni la Commissione del Reno stipula accordi sulla gestione e sulla qualità delle acque. Due decenni fa, è stato concordato di migliorare la qualità delle acque. Sotto molti aspetti si è notato un miglioramento perché molti agenti chimici sono scomparsi. “Sono sorti nuovi problemi, questo peggioramento ci ha colto alla sprovvista: le sostanze che rileviamo sono sempre più difficili da rimuovere e in quantità maggiori,” afferma Gerards Stroomberg portavoce del RIWA (Association of River Waterworks).
Gli scarichi delle industrie chimiche e i residui di medicine sono la minaccia più grande. “Alcune industrie della regione della Ruhr hanno avuto il permesso di scaricare le sostanze nel Reno. È pericoloso,” afferma Stroomberg. I residui delle medicine finiscono nel fiume attraverso la fognatura e le persone gettano nel water le pillole non utilizzate. Le leggi in vigore non proteggono, come invece dovrebbero, le acque del Reno. “Quando vengono concessi i permessi, si dovrebbe ricordare che l’acqua minerale che beviamo in principio era acqua del Reno. Bisognerebbe purificare le fognature. L’Europa ha anche stabilito la norma del ‘chi inquina paga‘: chi provoca un danno ambientale, deve farsi carico di tutti i costi relativi,” dichiara Stroomberg.
“L’acqua del rubinetto è ancora sicura,” rassicura Stroomberg. “Faremo il possibile per depurarla.”