La politica degli eventi ad Amsterdam non è trasparente e il sistema attuale penalizza i piccoli festival nuovi che non hanno alcuna possibilità, quindi deve essere revisionato dice l’assessora all’Arte e alla Cultura Touria Meliani (GroenLinks) ad AT5. Con la sua nuova politica, la città sta guidando un grande cambiamento. “Forse questo significa che i grandi avranno meno possibilità? In effetti, penso sia così.”
L’assessora continua: “Le bevande e i biglietti costosi sono esattamente i motivi per cui vogliamo adeguare la politica dell’evento. Non si può andare oltre con i prezzi. Ma a causa del sistema, di come funziona ora, dell’aumento delle dimensioni, quelli più piccoli in realtà non hanno alcuna possibilità. Ora vengono chiesti biglietti da sessanta a cento euro. Molte persone non possono andarci per questo motivo”, dice Meliani che critica un sistema basato solo sul mettere regole. Per lei, il comune deve anche mettere bocca sul tipo di festival. “Allora vedi che le organizzazioni grandi e professionali hanno le migliori possibilità di entrare nel sistema”. E aggiunge: “Adesso si chiedono biglietti da sessanta a cento euro. Tanta gente finisce tagliata fuori”
La politica attuale non è abbastanza trasparente, dice ancora Meliani: i grandi che ci sono da sempre rimangono, per i piccoli non esistono speranze di avere uno spot ad Amsterdam. Meliani vuole istituire un comitato speciale per valutare i festival su una serie di criteri. “Come lo faremo, discuteremo con il settore. Invitiamo grandi e piccoli. I regolamenti per i piccoli eventi sono semplicemente troppo complicati”
L’assessora Meliani ritiene che al momento viga la legge del più forte.