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Federazione delle imprese belghe: c’è bisogno di nuovo governo anche presieduto da un tecnico

L’associazione dei datori di lavoro belgi, la Federazione delle imprese belghe (FEB), ha invitato i partiti politici a cercare un’eminenza grigia, “se necessario esterna alla politica”, per aiutarli a uscire dall’impasse nel tentativo di formare un nuovo governo.

La serrata della FEB arriva dopo il fallimento di due politici di alto livello – Didier Reynders e Johan Vande Lanotte – seguiti da quattro presidenti di partito – prima George-Louis Bouchez (MR) e Joachim Coens (CD&V), poi Paul Magnette (PS) e Bart De Wever (N-VA). Nessuno è riuscito infatti a elaborare un progetto per la costruzione di un nuovo governo di maggioranza.

Il risultato è che sono passati più di 440 giorni dalle ultime elezioni e il Paese, in preda a una pandemia mondiale, è guidato da un governo di minoranza che opera con la benedizione del parlamento – ma solo fino al 17 settembre, un mese a partire da oggi.

Il presidente della Feb vede il problema con chiarezza. “Quest’anno avremo una perdita del 10% della nostra ricchezza”, ha detto nelle interviste con De Zondag e la VRT. “Stiamo per perdere l’8-10% delle nostre aziende, e ci aspettano tra i 150.000 e i 200.000 nuovi disoccupati“.

Per come stanno le cose, nuove elezioni non risolverebbero nulla, ha detto, e sarebbero di fatto altamente irresponsabili nel bel mezzo di un’epidemia.

Meglio portare un outsider – qualcuno che non abbia aspirazioni politiche (come è stato il caso di Reynders e Vande Lanotte) o una figura esterna alla politica, per gestire i colloqui non solo con i leader dei partiti, ma anche con la Banca nazionale, l’ufficio di pianificazione e le parti sociali (sindacati e datori di lavoro).

Intanto un altro imprenditore, l’amministratore delegato di Unizo, che rappresenta i lavoratori autonomi, ha richiamato i due incaricati  – Magnette e De Wever – al tavolo delle trattative, invece di recarsi domani a Laeken come previsto, per chiedere al Re di essere sollevati dalla loro missione.

“Il fallimento non è un’opzione”, ha detto Danny Van Assche. “Questo non è il momento di interrompere i vostri sforzi”. Mentre ci troviamo di fronte alla più grande crisi dalla seconda guerra mondiale, è il momento di accettare la vostra responsabilità”.

“Abbiamo bisogno di un governo”, ha detto. “E non è una cosa che si sente dire spesso, non è un mantra che ripetiamo dopo ogni elezione”. Mai prima d’ora abbiamo affrontato una tale sfida. C’è un grande bisogno di quel governo”.

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