Neelie Kroes, ex commissaria dell’Unione Europea e personaggio di spicco del partito di Mark Rutte, il VVD, dice NOS.
Un lavoro realizzato dal Consortium van Onderzoekjournalisten (ICIJ), un consorzio di media internazionali, coordinato dal Guardian e rappresentato in Olanda dal Trouw e dal Financieele Dagblad, ha condotto un’inchiesta sui cosiddetti Uber files. I documenti, che consistono in, verbali, promemoria e messaggi di chat, disegnano un quadro piuttosto inquietante dei rapporti tra la controversa app di taxi sharing, le istituzioni e i magnati dei media.
L’ex commissaria, in quota VVD, secondo l’indagine avrebbe fatto pressioni per Uber anche se la commissione Europea le aveva esplicitamente vietato di assumere una posizione presso l’azienda tecnologica. L’app ambiva ad influenzare la legislazione sui taxi.
La Kroes è stata membro della commissione europea dal 2004 al 2014 e in una risposta a Investico ha affermato che prima del 2006 non aveva alcun ruolo formale o informale in Uber.
Secondo NOS, alla fine del 2015 l’ex politica avrebbe chiesto la commissione Europea il permesso di entrare a far parte dell’organismo che fornisce consulenza all’amministratore delegato di Uber. Ma il comitato etico aveva respinto quella richiesta perché violava il codice di condotta degli ex commissari.
Addirittura l’ex presidente della Commissione, Juncker, le aveva detto no alla richiesta in considerazione delle sue precedenti responsabilità. Lo stesso presidente le aveva ordinato di osservare un periodo di riflessione, istituito formalmente per evitare conflitti di interessi per i commissari europei che fanno pressioni per le aziende dopo la loro carriera a Bruxelles.
Nonostante la porta sbattuta dalla commissione Europea, la Kroes non si è persa d’animo e ha continuato a fare pressioni in modo informale ricevendo istruzioni direttamente da Uber, ha ricostruito il consorzio punto nel 2015 ad esempio ha parlato con il premier Rutte e con i ministri competenti di allora, incluso il ministro delle finanze Dijsselbloem, ed è entrata a far parte di un comitato consultivo interno a Uber.