di G. Principio, S. Fine, E. Slalom
Pare che negli anni ’60 e ’70 circolasse nei corridoi RAI un papello contenente parole proibite; vocabili oltraggiosi da pronuniciare durante le trasmissioni. Una censura figlia del Regime resuscitata dal buon costume “vittoriano” tipico del Belpaese. Talamo, amante, verginità, parto… erano alcune tra le espressioni vietatissime. Banditi i membri del parlamento e ancora di più le serpi in seno. Per tutti voi, che oggi vi ritrovate per scelta o per celia a fare di questa terra libera e viziosa la vostra alcova, ecco una guida incensurata dei prossimi eventi culturali nella Capitale. Che si sa, il paternalismo si può respingere solo a suon di Esprit.
Ven 1: Arti perdute
Al Filmhuis Cavia Goodbye Jonas Mekas: serata in ricordo del cinema del regista lituano Jonas Mekas con le le proiezioni di Lost, Lost, Lost (1976) e A Walk (1990). Naturalizzato statunitense, noto per i suoi film sperimentali riconducibili al New American Cinema, Mekas è scomparso qualche giorno fa.
ODAM Festival, scoprire l’arte contemporanea in modo completamente diverso: oggi sarà la volta dell’artigianato nascosto dietro le mura dell’edificio Tetterode sul Bilderdijkstraat.
Sab 2: Disco fever e cannoli a Rio
Al Teatro Munganga concerto Banzo, Roots of Brazilian music – Percussion and piano: Edmundo Carneiro e Ricardo Fiúza sperimentano tra ritmi afro e influenze brasiliane.Al Mixtree festa anni ’80 con Lely goes 80s con cena sicula. Maxi spalline, fluorescenze funk e arancine new wave.
Dom 3: A proposito di aragoste e solitudini mozambicane
All’Oostblok improvvisazioni e imboscate jazz: Leopold e Tsaka tra Mozambico e Brasile.
Al Lab 111 proiezione di The Lobster del regista greco Yorgos Lanthimos: in un prossimo futuro distopico le persone single, secondo le regole della città, vengono portate in un hotel in cui sono costrette a trovare, entro quarantacinque giorni, un compagno o una compagna con cui fare coppia. Se falliscono vengono trasformate in un animale a loro scelta…
Lun 4: Algoritmi cha cha cha
Salsa Social Dance Classes al Nieuwland: come (non) sentirsi imbarazzati ad ancheggiare con perfetti sconosciuti.

Al De Nieuwe Liefde si discute di Robots en romans: over algoritmische poëzie en robotliteratuur: un generatore neanche tanto casuale di endecasillabi e prossimi inquietanti Nobel.

Mart 5 Squatting never dies
Al Joe’s Garage Kraakspreekuur Oost, sportello di sostegno legale e informativo sullo squatting. Trovi irragionevole che il tuo diritto fondamentale a un alloggio sicuro non venga preso in considerazione? Ascolta i consigli per occupare il tuo alloggio da sogno…
Merc 6: Cena contro lo spreco e porno empatico
A Plantage Doklaan torna il classico appuntamento per la cena anti-spreco solidale con l’ambiente. Il surplus food di grandi negozi e catene di supermercati verrà trasformato in un succulento menù vegano alla modica cifra di pay-as-you-feel.
Al Frascati, via ad EmpathyPorn, quattro giornate di incontri, letture, performance e installazioni per scoprire il lavoro del tedesco Julian Hetzel. Riflettere empaticamente sui labili confini che ci sono tra etica ed economia, censura e correttezza, testimoni e spettatori con un ‘je ne sais quoi’ sessualmente accattivante.

Giov 7: Put on your dancing bubbles
Alla dansschool Eddy Spier, lezioni di Lindy hop per principianti. Gonne e capelli svolazzanti, tacchetti rumorosi, salti e giravolte al ritmo di musica swing jazz.
La 4bid Gallery di OT301 ospita “Social Bubbles: why, and do we want to pop them?”, una conferenza per riflettere sulle relazioni umane. Marina Tulin, dottoranda in Sociologia all’UvA, parlerà delle reti relazionali dell’uomo: spazio d’azione o trappole inconsapevoli?
Ven 8: Freebleeding e Sovietpunk
Curated by Girls è un collettivo femminista con sede a Berlino diretto da Laetitia Duveau. Venerdì si presenta al Melkweg con l’opening della mostra New Feminity #3. Trentotto artisti internazionali si interrogano su cosa sia la femminilità: peli pubici e cellulite vs finte dame angelicate. Dalle 17:30 ingresso libero per non farsi scandalizzare dall’audacia (spesso occultata) del “gentil sesso”.

Il gruppo punk siberiano GrOb (Grazhdanskaya Oborona=Civil Defense), e il suo controverso leader Yegor Letov diventarono famosi negli anni ’80 per i loro testi abrasivi e la loro attitudine anticonformista. Al Filmhuis Cavia I don’t Believe in Anarchy, il documentario girato da Anna Tsyrlina, vi farà spiare la psinta distruttivo-apocalittica dei movimenti culturali fermentati dall’imminente caduta dell’impero Sovietico.
Sab 9: Balcani in moschea
Derive indo-curdo-balcaniche e ritmi folksorientali con il gruppo polacco di fama mondiale Dikanda. Dopo 7 album, premi e milioni di date in tutto il globo, sabato si esibiranno all’OT301 per una serata etnica che non necessiterà di MD per essere apprezzata.
Storytelling, danza e tragicommedie, al Podium Mozaiek si celebra per il terzo anno il New Makers Festival RRReuring. Serate di performances dedicate all’assurdità della società, per riderne, piangerene, rifletterne in una location incantata: una moschea metropolitana a Bos en Lommer.
Dom 10: Storytelling solidali e concerti in vinile
Quando lo storytelling diventa coscienza collettiva. Al Cinetol, si presenta Refugee Storytelling Night a cura di Amnesty International. Gli invisibili etichettati come “rifugiati” svelano le proprie storie attraverso poesie, musica e performances, non si sa mai che questo ci aiuti di elevarli a status di “persone vere”. Entrata libera ed eventuali donazioni saranno devolute alla causa.

Live nel negozio di dischi. Allo storico “Concerto Record Store” in Utrechtstraat, l’amsterdammer Flora, ora residente a Berlino, si esibisce voce e synt per raccontare vellutate storie di malinconie elettroniche.

Lun 11: Treni misteriosi quasi quanto Paul Mccartney
I Beatles come non li avete mai visti. Il 2019 è l’anniversario dei 55 anni dal passaggio dei “Fab Four” nella capitale olandese. In occasione, Unseen The Beatles, alla galleria 5&33 (art’otel Amsterdam), mostra gli scatti di Robert Whitaker, il fotografo che seguì il gruppo nel loro tour dal 1964 al 1966. Immagini private e scene quotidiane, alcune totalmente esclusive. Potrebbe essere l’occasione per capire finalmente quale dei Mccartney è quello vero.

Due fidanzatini giapponesi in fissa col blues, una disillusa vedova italiana e un immigrato inglese distrutto. Al Filmtheatre Kriterion si proietta Mistery Train (1989) di Jim Jarmusch.
Mar 12: Riflessioni estreme
Una serata di riflessione sociopolitica, al De Balie con Nikki Sterkenburg, giornalista e studiosa dei movimenti di estrema destra e Sofyan Mbarki, membro del PvdA di Amsterdam. Il dibattito di “Crash Course: Rechts-extremisme in opkomst” si concentrerà sulla situazione della destra e degli estremismi in Olanda.
Mer 13: Salsicce d’amore
Se il vostro sogno di sempre è quello di creare salsicce homemade, il Boergondineren di Ransdorp vi darà la possibilità di realizzarlo. Un workshop per scoprire tutti i segreti, teorici e pratici, che si celano al’interno – e non solo- della salsiccia olandese.
Il Filmtheater Uitkijk, con la collaborazione del magazine artistico Simulacrum, proietterà il film greco Attenberg. Un’assurda e paradossale storia drammatica, in cui l’amore si mostra nella brutalità delle sue varie strane forme, viene raccontata dalla prospettiva della ventitreenne Marina. Visione vietata a Cupido ed edulcorati.
Giov 14: I’m in the mood for marriage
San Valentino e i suoi oneri di coppia non tarderanno a farsi sentire. Per evitare cene scontate, rose rosse e palloncini a cuore, puntate sull’originalità: sposate per un giorno la vostra dolce metà al Ripley’s Believe It or Not. Ci sarà Edgar, celebratore di matrimoni, direttamente dagli USA.
Per testare la profondità del vostro legame matrimoniale di un giorno, fate un salto al Cinema of the Dam’d per In the Mood for Love di Wong Kar-wai: intrecci amorosi e tradimenti tra dirimpettai in uno strano condominio di Hong Kong. Se i dubbi vi lacereranno stomaco e mente, non rinnovate il contratto matrimoniale. E occhio ai vicini di casa.
Ven 15: Dream Pop e Rijksmuseum queer
All’OCCII prima edizione di Blissmal, serata all’insegna di post-punk, shoegaze e dream pop olandese. Tre band autoctone, ritmi soffusi, loop di chitarre e canti sussurrati.
Visita alternativa al Rijksmuseum con LGBT culture tour: per capire come l’arte e la cultura siano intrecciate allo sviluppo della comunità LGBT, un viaggio alla scoperta della collezione del museo e delle opere collegate alla tematica della libertà sessuale e di genere.