Photo credit: Twitter
L’israeliana Eden Alene arriva alla finale dell’Eurovision a Rotterdam e la sua presenza diventa un caso. Il brano con il quale la cantante di origine etiope ha superato la prima fase si intitola “Set me Free” ma è un brano con testo pop, il titolo non ha alcun riferimento alla situazione politica nel suo paese, scrive Jerusalem Post.
La cantante ha commentato a caldo: “”Sono così felice per il mio paese perché ce lo meritiamo. Ne abbiamo passate così tante”.
Blijkt dat Israël-lobby club @CIDI_nieuws ook echt posters van deze walgelijke propaganda, misbruik makend van de Ethiopisch Joodse zangeres #edenalene bij #eurovision in Rotterdam heeft hangen. Wat verwacht je ook van een club die jaren nauw samenwerkte met antisemiet #Baudet pic.twitter.com/dxhUcs7nEW
— Jan Tervoort (@Radlab72) May 18, 2021
Fuori dall’Ahoy, dove si sta svolgendo l’edizione 2021 dell’Eurovision, si è svolto nel pomeriggio di ieri un presidio pro-Palestina che chiedeva l’esclusione della cantante israeliana.
Polemica anche su un poster dell’associazione pro-Israele olandese CIDI che si domanda in un poster se la cantante israeliana, nera di origine etiope, possa rappresentare davvero uno Stato che pratica l’apartheid, come dicono i detrattori.
Blijkt dat Israël-lobby club @CIDI_nieuws ook echt posters van deze walgelijke propaganda, misbruik makend van de Ethiopisch Joodse zangeres #edenalene bij #eurovision in Rotterdam heeft hangen. Wat verwacht je ook van een club die jaren nauw samenwerkte met antisemiet #Baudet pic.twitter.com/dxhUcs7nEW
— Jan Tervoort (@Radlab72) May 18, 2021