Thegreenj, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Esistono molti tipi di dentifricio che promettono tutti qualcosa di diverso: denti più bianchi, meno tartaro o denti meno sensibili. In effetti, ci sono così tante varietà che può essere difficile trovare quella giusta. Ma insomma esiste davvero una differenza enorme tra un dentifricio e un’altro, tale -ad esempio- da giustificare prezzi anche molto differenti? Secondo un’inchiesta di Keuringdienst van Waarde, in onda su NPO3, dentifrici più costosi non sono necessariamente migliori di quelli più economici: non importa quale dentifriciosi usi, purché contenga fluoro, una garanzia che la pasta sia effettivamente efficace nel prevenire la carie, dice l’inchiesta.
Tuttavia, oltre al fluoro, molti dentifrici contengono anche abrasivi. Questo serve per rimuovere i depositi. Ma non tutti i dentifrici hanno lo stesso effetto abrasivo e gli abrasivi stessi, non dovrebbero eccedere determinate percentuali per non rischiare di causare un’usura eccessiva dei denti.
Molti dentifrici che dovrebbero prevenire o curare la gengivite non hanno chiaramente dimostrato scientificamente o comprovato l’effetto: in alcuni casi è stato riscontrato un piccolo effetto clinico aggiuntivo, ma questo non è così evidente come, ad esempio, la riduzione della carie dentaria dovuta al fluoro. Anche i dentifrici contro il tartaro non danno alcuna garanzia: possono inibire lo sviluppo del tartaro, ma per le persone sensibili al tartaro, il modo corretto di spazzolare in combinazione con uno stuzzicadenti o uno spazzolino è il più efficace.
Anche la promessa di denti più bianchi deve essere messa alla prova. È noto che i dentifrici sbiancanti rimuovono le macchie dai denti meglio dei dentifrici “normali”, ma questo non significa che il colore dei tuoi denti sia significativamente più bianco.
In definitiva, qual è il miglior dentifricio a patto contenga fluoro ha minore rilevanza dello spazzolino che si usa, ad esempio.