di Francesca Spanò
L’esposizione permanente Escher in het Paleis, a Den Haag, si arricchisce di un’opera inedita su carta del pittore olandese M.C. Escher. Del marzo 1924, Montecelio, questo il nome del disegno, è stato acquistato direttamente dalla famiglia Escher e segna il ritiro di Micky Piller, curatore del Museo Escher dal 2002.

Consiste di un grande foglio di 33×63 cm che, dalle ricerche condotte dallo stesso Piller, ritrarrebbe con punta di matita e inchiostro di china la città di Montecelio, a circa 20 km a nord-est di Roma. Nella parte superiore dell’opera, infatti, sarebbe possibile riconoscere i suggestivi ruderi della fortezza risalente al 998.


Il lavoro è stato avviato dall’artista proprio nel 1924, durante un soggiorno a Roma, probabilmente in concomitanza del matrimonio con Jetta Umiker. Rappresenta – oltre che un’importante opera del periodo giovanile – un collegamento tra la formazione di Escher presso la Scuola di Architettura e Arti Decorative di Haarlem e i ritratti dei panorami italiani, in cui il pittore olandese sperimenta diverse tecniche prospettiche.

A sorprendere soprattutto gli elementi giapponesi, a cui la famiglia Escher non era apparentemente estranea, rintracciabili sia nell’albero in basso a destra e nell’andamento delle catene montuose sullo sfondo, che nella scelta di scurire il bordo superiore del paesaggio.