Dozzine di marinai russi sono rimasti intrappolati nei Docklands della capitale da novembre perchè la loro nave Grumant, ancorata a Suezhaven, non ha ultimato le riparazioni prima della guerra e ora la società versa in una crisi economica.
A causa delle sanzioni mondiali contro la Russia, le carte di credito dell’equipaggio non funzionano più e ci sono problemi con lo stipendio, dice AT5.
Il porto di Amsterdam sta cercando di aiutare il più possibile i russi, afferma Jordy Husslage, capo delle operazione al Porto di Amsterdam. “Abbiamo visto che c’è principalmente la necessità di chiamare casa, ma a volte non è possibile perché i loro numeri di telefono non funzionano più. Quindi abbiamo acquistato schede SIM e le abbiamo distribuite”.
Secondo Husslage, solo una nave battente bandiera russa è arrivata dopo il 24 febbraio, il giorno in cui Mosca ha invaso l’Ucraina anche se il porto di Amsterdam non sta ancora rifiutando l’accesso alle navi provenienti dalla Russia. “Seguiamo la politica europea. Se l’Unione Europea deciderà di non autorizzare più le navi – come è successo ad esempio nel Regno Unito – seguiremo quella direttiva. Ma non è ancora così”.
La nave è quindi in una zona grigia perchè la sua società è in crisi economica ma il fatto di essere rimasta bloccata non aiuta.
Non si sa ancora quando il Grumant potrà riprendere la rotta verso casa.