Lo scorso 25 giugno una corte dell’Aja, segnando una svolta nella giurisprudenza sul cambiamento climatico, aveva dato ragione a una class action lanciata da 886 cittadini, condannando l’Olanda a ridurre del 25% le emissioni di CO2 entro il 2020.
Ora esponenti del partito di governo VVD avrebbero chiesto al Gabinetto di ricorrere in appello contro la sentenza. Remco Dijkstra, intervistato da NU, ha infatti invocato la separazione dei poteri sostenendo che “i giudici non dovrebbero svolgere la funzione dei politici.” Dello stesso avviso la wildersiana Reinette Klever, che in un commento ufficiale ha ripercorso le stesse argomentazioni del collega. E mentre i laburisti paiono divisi, secca è stata l’opposizione al ricorso da parte dei socialisti dell’SP.
Sempre intervistata da NU, l’organizzazione promotrice della class action, Urgenda, ha dal canto suo ribadito la fattibilità delle riduzioni entro il 2020. Il governo, che per il momento non si è ancora pronunciato, ha tempo fino al 24 di settembre per presentare ricorso contro il pronunciamento della corte.