Secondo Raoul du Prè, redattore politico del Volkskrant ed esperto dell’arena olandese, le elezioni passate sono sempre state imprevedibili ma queste saranno diverse: anche se, a margine dello scandalo dei sussidi, tutti i partiti sembra puntino contro Rutte e il VVD, sembra poco probabile che la prossima coalizione di governo sarà senza il tre volte premier e il suo partito.
Questa campagna elettorale, in ogni caso, sarà un inedito assoluto perché le restrizioni Covid renderanno molto difficile gli incontri pubblici. Il presente-futuro, secondo du Prè, saranno campagne digitali dove il peso della preferenza del singolo elettore diventa cruciale.
Nell’intervista al suo giornale, dove spiega la strategia per le elezioni, il cronista politico avverte anche di “prendere con le pinze” gli scontri tra i partiti: molti di questi, non è improbabile, all’indomani delle elezioni saranno seduti allo stesso tavolo per cercare un accordo di coalizione.
“Le chance di un governo senza VVD e CDA sono prossime allo zero”, dice du Prè. Ma in realtà, come insegnano esempi delle ultime elezioni, Wouter Bos e Diedrick Samsom, partiti molto indietro hanno scalato la vetta del consenso elettorale con appena un duello televisivo “vinto”, quindi l’ultimo mese sarà cruciale.
Senza dimenticare una questione: l’Olanda non è un sistema presidenziale, cambiamenti bruschi non sono consentiti dal meccanismo parlamentare quindi le decisioni dovranno sempre essere prese su base consensuale.
