La regione dei Veenkoloniën, situata tra le province di Groningen e Drenthe nei Paesi Bassi, è una delle aree rurali più povere del paese: la popolazione è costituita principalmente da agricoltori, lavoratori a basso reddito e disoccupati, dice NOS. L’area è stata a lungo oggetto di preoccupazione per le autorità olandesi a causa della sua povertà persistente. Secondo le statistiche, la disoccupazione nella regione è circa il doppio rispetto alla media nazionale, mentre il reddito medio è molto al di sotto. Le Veenkoloniën, storicamente legate all’industria della torba e all’agricoltura, hanno subito profonde trasformazioni economiche nel corso degli anni.
La mancanza di opportunità di formazione e di sviluppo economico significa che molti giovani lasciano la regione alla ricerca di lavoro altrove. Nonostante i numerosi programmi di aiuto, il numero dei poveri nel Veenkoloniën è aumentato solo negli ultimi dieci anni. Nel sud-est di Groningen e nella parte orientale di Drenthe, 14.000 persone vivono attualmente in condizioni di povertà a lungo termine, tra cui 4.000 bambini.
Il governo olandese ha introdotto una serie di misure volte ad affrontare la povertà nella regione dei Veenkoloniën, come incentivi per l’impiego, investimenti nelle infrastrutture e sostegno alle imprese. Tuttavia, questi sforzi non hanno ancora avuto un impatto significativo sulla situazione economica della regione. I ricercatori parlano a RTV Drenthe di “povertà ereditaria”. In altre parole: se i genitori sono poveri, lo sono anche i figli e i loro nipoti nel Veenkoloniën: tra il 2011 e il 2020, il numero di giovani adulti poveri (tra i 22 ei 26 anni) è addirittura aumentato del 10 per cento.