Olanda: donne scienziate svantaggiate dalle commissioni

di Licia Caglioni

Secondo uno studio condotto dal NWO (Netherlands Organisation of Scientific Research), in Olanda, gli applicanti maschi hanno il 17.7% di possibilità di ottenere una borsa di ricerca in studi scientifici, mentre le donne hanno solo il 14,9%.

Nonostante le donne facciano richiesta per il 42% dei fondi, le candidate ricevono solo il 37%. Qualitativamente i loro dossier non hanno nulla da invidiare a quelli dei colleghi maschi, ma le commissioni valuta sistematicamente meno le candidate per quanto riguarda le loro qualità personali. Insomma la scala di valutazione sembra essere creata su valori e caratteri maschili, ai quali per ovvi motivi le donne spesso non corrispondono.

L’analisi è stata redatta sulle 2823 domande per il Veni Grant, un bando fondamentale per chi voglia fare carriera accademica nel mondo delle scienze. In particolare, per scienze del comportamento, scienze e scienze mediche, per le donne è molto più difficile che per i maschi ottenere la borsa, ma nonostante le difficoltà,  la percentuale delle partecipanti rimane alta.

A seguito di questo studio, i selezionatori delle commissioni saranno obbligati a seguire dei corsi di anti-sessismo. I corsi avranno l’obiettivo insegnare alle commissione a redigere bandi gender-neutral

Interessante è anche il fatto che le commissioni siano già composte per la maggior parte da donne e quindi da questo punto di vista il sistema delle “quote rosa” si dimostri inefficace.

Sembra dunque che il punto di vista maschile della società attuale sia talmente forte che anche le donne, più o meno inconsciamente, cerchino invano di farlo farlo loro e per “riuscire” siano spinte, e si spingano, ad essere quello che non sono.

SHARE

Altri articoli