I proprietari di bar e ristoranti in Olanda portano il governo in tribunale nel tentativo di allentare la regola del distanziamento sociale di 1.5 metri. Lo riporta AD.
Fin dalla riapertura il primo luglio, bar e ristoranti olandesi devono assicurarsi che i clienti siano seduti a 1.5 metri di distanza, a meno che non facciano parte dello stesso nucleo familiare. In alternativa al distanziamento sociale, i proprietari possono optare per l’utilizzo di plexiglas per dividere i tavoli.
I ristoratori si lamentano di queste regole, sostenendo che sono più severe che in altri settori e che non gli permettono di restare a galla. In particolare ne risentono i locali piccoli che possono ora ospitare un numero molto limitato di clienti.
Koninklijke Horeca Nederland (KHN) – l’associazione di categoria che raggruppa il settore dell’ospitalità in Olanda – ha chiesto un provvedimento ingiuntivo, che porti il governo ad allentare le misure restrittive, sostenendo che queste violano i loro diritti fondamentali. KHN chiede anche che dei criteri oggettivi siano impiegati così che i proprietari di bar e ristoranti possano sapere in anticipo quando le restrizioni saranno ulteriormente allentate.
Robèer Willemsen, presidente di KHN, ha affermato in un comunicato stampa che l’organizzazione ha deciso di procedere attraverso vie legali perché il governo non si è mostrato cooperativo. Secondo Willemsen “ci sono senza dubbio modi in cui le misure possono essere allentate in un modo responsabile che tenga conto delle considerazioni sulla salute pubblica. Ma se poi si ha a che fare con una controparte da cui non proviene alcuna collaborazione, allora bisogna trarre le necessarie conclusioni e cambiare rotta”.
Als @KHN het kort geding tegen de staat verliest, dan gaat het de samenleving veel geld kosten. Voorzitter @rober_willemsen zegt bij @1_OP_1 dat er dan weer aangeklopt moet worden bij de #overheid. ‘Dan moeten we weer in overleg over groter steunpakket’: https://t.co/hnumVvGb8b
— NPO Radio 1 (@NPORadio1) July 17, 2020
Smentisce quanto detto da Willemsen il ministro della Giustizia Ferd Grapperhaus, il quale invece afferma che il governo si è sempre mostrato pronto al dialogo, anche con KHN. Il Ministro ha detto di essere rimasto “sorpreso” dalla decisione di KHN.
In ogni caso l’udienza si svolgerà il 23 luglio.