Circa duecento persone hanno manifestato domenica pomeriggio ad Amsterdam, partendo dal quartiere De Pijp e arrivando al centro di Vondelpark, dove si è conclusa con comizi e musica la tappa olandese di EuroCaravana43. La protesta itinerante è partita dal Messico e passando per le città di 13 paesi europei, sta portando la testimonianza della strage degli studenti di Ayotzinapa, scuola rurale nello stato messicano del Guerrero, consumatasi la sera del 26 settembre 2014.
Un corteo spurio formato da cittadini, membri di ONG, expats, studenti del movimento De Nieuwe Universiteit e da volontari della stichting Migrante, organizzazione specializzata nel supporto alle comunità ispanofone di Amsterdam, si è così riunito per esprimere solidarietà alle vittime della vicenda che ha insanguinato, ancora una volta, il paese latinoamericano.
Quel giorno infatti, secondo quanto riportato domenica dagli attivisti, un gruppo di ragazzi della Escula Normal Rural di Ayotzinapa occuparono tre autobus nel corso di una manifestazione, nella vicina città di Iguala. La polizia locale intervenne provocando diversi morti, altrettanti feriti e sequestrando 43 studenti, poi consegnati ai narcotrafficanti del cartello Guerreros Unidos e ad oggi scomparsi.
Questo hanno raccontato domenica Omar García, sopravvissuto al massacro e portavoce del Comitato Studentesco della scuola rurale, Román Hernández del Centro per i Diritti Umani della Montagna Tlachinollan ed Eleucadio Ortega, padre di uno dei desaparecidos. Dal palco spiegavano anche la nascita di Eurocaravana43: manifestazione transcontinentale oggi alla tappa finale di Londra, nata con l’obiettivo di sensibilizzare opinione pubblica e governanti europei in merito alla vicenda.
Dopo circa due ore di interventi, gli attivisti hanno infine letto i 43 nomi degli studenti scomparsi e alzato altrettanti aquiloni. Da una parte si raccoglievano donazioni in una scatola di cartone rosso, mentre dall’altra gli studenti della De Nieuwe Universiteit hanno dichiarato piena solidarietà ai “desaparecidos di Ayotzinapa”, chiedendo che il parlamento olandese si interessi alla questione.
Interrogato da 31mag sulla giornata, José Carlos Aguilar, professore all’Università di Leiden e tra gli organizzatori della manifestazione, ha ricordato l’importanza di informare l’Europa sulle violazioni dei diritti umani in corso nel suo paese d’origine. E ha poi aggiunto: “Da cittadino olandese penso che il quarto partner commerciale europeo del Messico sono i Paesi Bassi. Ma nell’agenda politica di quella che dovrebbe essere la capitale del diritto internazionale, non c’è menzione di quanto avvenuto”.