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Detenuto psichiatrico pericoloso? L’ospedale contro i media: hanno scatenato una psicosi collettiva

Il mese scorso la polizia ha rilasciato alcune foto e una descrizione di Peter M., un detenuto psichiatrico evaso dalla clinica circa un mese fa. Secondo Erik Masthoff, direttore della clinica Fivoor di Den Dolder, la scelta delle forze dell’ordine è stata spinta dal clamore mediatico che l’evasione aveva suscitato in quei giorni. Masthoff ha poi aggiunto, in un’intervista per il quotidiano olandese Volkskrant, che il rilascio di tali informazioni non era assolutamente necessario.

Dopo l’evasione avvenuta all’inizio del mese scorso, Peter M. non è più tornato alla clinica, la stessa che stava trattando anche Michael P. dopo aver presumibilmente stuprato e ucciso Anne Faber nel 2017. La famiglia di M. lo ha descritto come “estremamente pericoloso” quando non prende le sue medicine. 

Le informazioni sul suo conto sono state rese pubbliche quando Peter M. era ormai scappato da abbastanza tempo senza prendere le sue medicine e sarebbe stato, quindi, pericoloso. L’uomo è stato intercettato e successivamente arrestato.

Pericolo o non pericolo?

Masthoff ha voluto rimarcare il fatto che il panico scaturito dalla fuga di M. è stato assolutamente esagerato e non necessario. Infatti, dopo l’accaduto, la clinica aveva immediatamente negato che l’uomo fosse pericoloso. “Il terribile clamore che è sorto da questa faccenda ha portato la polizia a condividere informazioni personali del fuggitivo”, ​​ha detto al Volkskrant. “Il risultato è che la foto di questo paziente è ora su Internet, ed è stato classificato come un uomo estremamente pericoloso quando invece non lo è.”

Ogni anno sono tra i duemila e i tremila i pazienti che non tornano dal congedo. Questi sono principalmente quelli che non sono stati condannati alla detenzione in un istituto psichiatrico, ha spiegato il direttore della clinica al giornale.

La polizia invece sembra pensarla diversamente. Sempre in un’intervista per il Volkskrant, le autorità hanno dichiarato che le loro decisioni non sono state condizionate da nessun clamore mediatico. Infatti, hanno scelto di rilasciare tali informazioni in quel momento semplicemente perché a quel punto M. aveva bisogno di prendere le sue medicine.

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