Calips, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Le entità il cui deficit di bilancio supera il 5% dovrebbero perdere i fondi federali, dice la destra fiamminga dell’ N-VA, il partito del sindaco di Anversa, Bart De Weaver.
Questa sarà una delle proposte che il Congresso nazionalista prenderà in considerazione durante il fine settimana del 13 maggio. Nonstante la proposta non nomini “l’altro versante linguistico”, ci pensa il sindaco di Anversa: “Se guardiamo dall’altra parte del confine linguistico, non c’è freno”, dice al quotidiano De Morgen.
Il partito vuole anche riformare completamente il reddito di integrazione e rendere deducibili al 100% le spese per i bambini (contro il 45% attuale).
La N-VA non ha una grande tradizione di congressi di contenuto programmatico. Questa è solo la quarta volta che il partito ha permesso ai suoi membri di esprimersi sui temi: entro due settimane, 100 proposte che saranno liberi di modificare, potranno essere presentate, nonostante sia poi la direzione del partito a decidere quali emendamenti saranno effettivamente sottoposti al congresso.
Tutto ciò che riguarda il confederalismo non può essere discusso, spiega 7sur7.
Una delle proposte più eclatanti è il blocco automatico dello stanziamento federale per gli enti federati il cui deficit di bilancio è superiore al 5% o il cui rapporto debito/PIL è superiore al 150%, parametri che riguardano quasi esclusivamente enti francofoni o della regione di lingua tedesca.
Steven Vandeput, sulle pagine di De Morgen, precisa subito: “Al di là del confine linguistico non c’è più senso di responsabilità. E la governance del PS a Bruxelles e in Vallonia porta a buchi sempre più ampi nel bilancio. Per ovviare a questo, loro (i francofoni) si rivolgono ad altre entità. È insostenibile e deve finire. Serve un maggiore senso di responsabilità”.
Un’altra proposta riguarda l’assegnazione del reddito di sussistenza. Per la N-VA, l’indennità mensile non deve più essere versata integralmente sul conto. Una parte verrebbe versata in forma di buoni pasto e un’altra direttamente sul conto della scuola se ci sono bambini in età scolare. Le persone che risiedono legalmente in Belgio da meno di cinque anni non ne beneficerebbero più; i nuovi arrivati dovrebbero contare su un’indennità legata, ad esempio, all’iscrizione al VDAB – l’omologo fiammingo di Forem e Actiris – e alla partecipazione a corsi di formazione.