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Deliveroo, i fattorini contro l’azienda: “Ma quale assicurazione, eravamo già coperti per la responsabilità civile”

I fattorini di Deliveroo non si fermeranno e continueranno le proteste anche dopo le recenti conquiste, stando a un comunicato diramato lo scorso giovedì dalla FNV Riders Union.

La decisione dei dipendenti della filiale olandese di organizzarsi in un sindacato risale allo scorso dicembre, quando la nota compagnia di consegna del cibo aveva annunciato di voler cambiare business model e riassumerli come liberi professionisti, privandoli così di alcuni diritti fondamentali. Pagamento a cottimo, partita Iva obbligatoria, perdita della copertura assicurativa e del diritto allo sciopero erano solo alcuni degli svantaggi del nuovo contratto di assunzione ZZP che è stato oggetto delle oltre dieci manifestazioni e scioperi degli ultimi mesi.

Molto più recente è invece la decisione della compagnia di fare un passo indietro e concedere una copertura assicurativa contro gli eventuali incidenti dei suoi corrieri, pur continuando a considerarli liberi professionisti. Stando a quanto riferito martedì scorso dal Financieele Dagblad, la polizza garantirebbe il 75% della paga fino a 30 giorni in caso di sinistri coprendo anche costi specifici come il dentista, e aumenterebbe il risarcimento della responsabilità personale da un milione a cinque milioni di euro.

Il gesto dell’amministrazione è stato preso come una conquista da parte dei media tradizionali olandesi ma non dai lavoratori della Riders Union, che si dicono ancora scettici.
“L’unico passo avanti che questa ‘assicurazione’ fa rispetto alla nostra vecchia situazione è offrire una forma di copertura da quando il lavoratore effettua il login fino a un’ora dopo la sua ultima consegna” spiegano i riders in un comunicato, “ma in una normale assicurazione di responsabilità civile, che Deliveroo come compagnia è già costretta a sottoscrivere, questi servizi sono già contemplati.

Secondo i membri del sindacato, l’amministrazione non starebbe offrendo altro che “una versione perfezionata della responsabilità civile dei datori di lavoro, e non certo l’assicurazione personale che è un bisogno e un diritto dei suoi ciclisti. E lo stesso vale per il regime di assicurazione contro le malattie, che rientra nei reclami standard per mancato guadagno a seguito di incidente”.
E continuano: “nei fatti Deliveroo non si sta assumendo alcuna responsabilità per la sicurezza dei suoi ciclisti, che continueranno a non ricevere garanzie di reddito né assegni di malattia, a vedersi imposto un pagamento a cottimo e a non essere informati sui loro obblighi fiscali come cosiddetti ‘lavoratori autonomi’. Chiediamo a Deliveroo di garantire ai suoi fattorini una remunerazione equa e sicura, e di assumersi le sue responsabilità”.

Le attività di protesta della Riders Union continueranno sotto le forme più varie, a partire dalla breve pièce teatrale scritta e interpretata da un fattorino, che andrà in scena questo pomeriggio alla Nationale Opera & Ballet.

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