CRIME

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Delft, raffiche di mitra e bombe a mano contro esercizi commerciali. La polizia sospetta richieste di pizzo

Tre persone  arrestate in relazione a una serie di sparatorie e un attacco con una granata a Delft, dovranno rimanere in custodia per altri 90 giorni. Lo scrive il quotidiano AD.

Un coffeeshop, un solarium, una gioielleria e un negozio di abbigliamento sono raggiunti da una raffica di mitra  il mese scorso, mentre una bomba a mano è stata lanciata nel coffeeshop The Future.

La polizia ritiene che gli incidenti, che si sono verificati tutti alle prime ore dell’alba , possano essere ricollegati alla richiesta del pizzo da parte di gang.

Secondo la polizia, armi, munizioni e una bomba a mano sono stati trovati nell’auto di un uomo di 40 anni dell’Aia lo scorso 12 giugno. La polizia ha fermato l’uomo a Noordwijk, dove era in vigore un ordinanza di stop and search. L’uomo è stato arrestato insieme al passeggero di 22 anni, originario di Delft.

La polizia in seguito ha perquisito due proprietà e ha trovato una granata e un quantitativo di droga. Anche una donna di 30 anni è stata arrestata.

Nel mese di aprile l’ente Korninklijke Horeca Delft, l’associazione dei commercianti, aveva lanciato l’allarme sul fatto che gang di bikers stessero cercando di infiltrarsi nel settore dell’horeca.

Tuttavia, l’organizzazione ha detto due settimane fa che non c’erano prove per collegare i recenti incidenti alle bande di motociclisti. Anche club di Amsterdam e Rotterdam sono stati presi di mira da gang che chiedono il pizzo ai commercianti.

Le bombe a mano finte, piazzate davanti agli usci degli esercizi, sarebbero intimidazioni volte ad esortare gli esercenti a pagare: chi rifiuta vede la sua attività colpita con raffiche di mitra oppure con vere bombe a mano

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