Un gruppo di oltre 500 account Twitter, nel 2020 ha “bombardato” gli account di politici olandesi, con attacchi Ddos. L’obiettivo è stato, ad esempio, il leader del partito PVV Geert Wilders, ma anche la leader del partito D66 Sigrid Kaag, dice NOS, sulla base di un’inchiesta congiunta con Pointer e De Groene Amsterdammer.
Quegli account hanno inviato più di 63.000 tweet ai leader di partito degli attuali partiti parlamentari in poco più di un anno, quando in media, i Tweet quotidiani sarebbero giusto 170 al giorno.
Il 90% proviene dall’estero. I tweet di Wilders – su Turchia, Islam e Zwarte Piet – hanno portato a campagne coordinate da Turchia, India e Pakistan.
L’anno scorso, quando si è discusso molto sui finanziamenti europei a causa della crisi Covid, gli account del primo ministro Rutte (tramite @markrutte e @minpres) sono stati bombardati da spammer italiani e spagnoli.
Il celebre video del netturbino che chiedeva a Rutte di “non dare soldi a Italia e Spagna”, ha avuto come conseguenza una pioggia di messaggi contro gli account del premier.
La ricerca non ha fatto emergere solo “bot” ma anche persone reali: un uomo del Gelderland gestisce quindici account sul social network e manda ai ministri 400 tweet al giorno. Ma l’uomo, a quanto pare, non ne saprebbe nulla.
L’account che più spesso bombarda i politici è @PeterBrekelmans, dice l’inchiesta, è stato creato alla fine del 2019, ma non è diventato attivo fino a ottobre 2020. Un terzo di tutti i tweet (più di 120.000 in totale) di questo account sono stati indirizzati ai leader di partito olandesi. Twitter ha sospeso l’account l’8 marzo.
A quanto pare, l’account Twitter appartiene ad una società ma sarebbe stato crackato.