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Crisi ostaggi a Leidseplein di Febbraio, assolto agente che investì il sequestratore

L’agente dei nuclei speciali che aveva investito il sequestratore all’Apple Store di Leidseplein non verrà perseguito, dice NOS: lo ha deciso il Pubblico Ministero sulla base dell’indagine del Dipartimento nazionale. Secondo la Procura, l’intervento è stato giustificato e l’uomo ha agito secondo le istruzioni ufficiali al riguardo.

Il sequestro nell’Apple Store è avvenuto il 22 febbraio di quest’anno. Un uomo armato di 27 anni ha preso in ostaggio un cliente del negozio nel tardo pomeriggio e  l’uomo, un cittadino bulgaro di 44 anni, veniva stato costantemente tenuto sotto tiro dal sequestratore.

Altre quattro persone si nascondevano in una stanza chiusa a chiave sopra il negozio durante la crisi. L’autore chiedeva 200 milioni di euro di criptovalute per lasciare andare tutti, dice NOS.

L’ostaggio è riuscito a fuggire verso le dieci e mezza di sera quando un robot della polizia ha portato dell’acqua: in quel momento, il sequestratore è stato deliberatamente investito da un’auto del nucleo DSI ed è morto il giorno dopo per le ferite riportate.

Nonostante l’esito estremo, l’OM definisce le azioni dell’agente DSI, in servizio presso i Marechaussee, “un intervento molto adeguato ed efficace”. “Si è conclusa una situazione molto pericolosa per la vita degli ostaggi e degli agenti di polizia appostati dietro al veicolo di servizio”.

Secondo il Pubblico Ministero, le azioni del DSI erano appropriate in considerazione del pericolo rappresentato dal rapitore.

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