Il ministro della salute De Jonge ha annunciato ieri delle misure per espandere la capacità di tracciamento del covid. Oggi si fanno una media di 175 mila test al giorno, 5 milioni e mezzo al mese. Ma l’obiettivo, dice il ministro, è arrivare a 10 milioni in un mese. Nel documento presentato al Parlamento c’è anche un altro obiettivo: migliorare la performance dell’app di tracciamento Coronamelder.
Aumentare i test fa parte della strategia governativa per tenere il virus sotto controllo. Infatti, aumentando il numero di test mensili, in media ogni residente – con o senza sintomi – può sottoporsi a tampone o test rapido volta al mese.
De Jonge ha parlato di migliorare l’app Coronamelder per evitare risultati falsi. Ci sono stati episodi dove, per esempio, l’app ha inviato notifiche errate di contagio anche se le due persone si trovavano a distanza o erano separate da un muro. Su questi dettagli sarà più precisa, secondo il ministro, la versione aggiornata dell’app.
Ulteriore modifica riguarda la durata della quarantena. Dopo il contatto con un positivo, si dovrà restare in quarantena cinque giorni. Se il test risulta negativo dopo tale periodo, salta l’obbligo di restare in isolament. Via, quindi, i dieci giorni obbligatori per tutti.
Questo è molto diverso dalle regole attuali. Oggi i contatti stretti devono restare in quarantena per dieci giorni in ogni caso. Ma hanno accesso al test solo quando manifestano dei sintomi.