di Francesca Spanò
“Ipsa, caput mundi, bellorum maxima merces, Roma capi facilis“, celebrava il poeta latino Marco Anneo Lucano nel suo poema epico Pharsalia nel I secolo d.C. Duemila anni dopo, i tesori dell’antica capitale del mondo, continuano a stupire curiosi, appassionati e studiosi.
Alcuni di questi tesori dal 3 Ottobre sono approdati ad Amsterdam, che ospita nella sede della Nieuwe Kerk e fino al 7 Febbraio 2016 “Roma: il Sogno di Costantino“, una mostra dedicata alla diffusione del cristianesimo all’interno dei confini dell’impero romano.
Il patrimonio artistico, che per la prima volta è in esposizione nei Paesi Bassi, celebra proprio la visione dell’imperatore Costantino che, dal 306 e fino alla sua morte, contribuì in maniera significativa all’affermarsi del cristianesimo, trasformando la Roma del IV secolo da capitale multi-religiosa a centro cristiano ecclesiastico ricco di monumenti ed effigi, atti a celebrare la grandezza dell’impero e del papato.
Tra le opere più significative in esposizione, la famosa statua marmorea del IV secolo del Buon Pastore, capolavoro dei Musei Vaticani. Poi mosaici, affreschi, sarcofagi, dipinti e l’iconica mano destra di una delle colossali statue di Costantino, direttamente dai Musei Capitolini.

L’esposizione è stata realizzata grazie alla collaborazione di Eric Moormann, professore di Archeologia Classica presso la facoltà di Lettere della Radboud University, a Nijmegen, e Sible de Blaauw, titolare della cattedra di Arte e Architettura paleocristiana presso la stessa facoltà. Oltre che dai Musei Vaticani e da quelli Capitolini, alcune opere provengono poi dal Museo Nazionale Romano, con un prestito d’eccezione direttamente dalla Basilica di San Pietro.
Per accogliere i visitatori alla mostra, il designer Paul Gallis ha deciso di installare una copia dell’Arco di Costantino, situato a Roma, vicino al Colosseo. Nel 315 il monumento trionfale fu dedicato al Senato Romano da parte dell’imperatore, in occasione della vittoria sul rivale Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio (312) e rappresenta uno dei capolavori dell’architettura e dell’arte romana del IV secolo d.C.