di Martina V.
La cultura del lifelong learning, l’apprendimento permanente, è una delle caratteristiche peculiari del mercato del lavoro olandese. Lo confermano i dati pubblicati recentemente da CBS, l’istituto di statistica dei Paesi Bassi. Nel 2014 piu’ del 18% della pololazione tra I 25 e 65 anni ha seguito un corso di formazione o di aggiornamento per migliorare la sua professionalità o altri aspetti della sua vita sociale. Nella classifica europea, i Paei Bassi sono al quinto posto, dietro Danimarca, Svezia, Finlandia e Francia, mentre la media europea resta ferma all’11.5%.
Il contenuto della formazione e’ molto variegate, dai corsi di lingua ai workshop per combattere lo stress sul luogo di lavoro, a cicli universitari completi, quali MBA o altri master. Sono le persone già in possesso di un livello di educazione superiore, soprattutto nel settore finanziario, medico e giuridico, a usare questo strumento di apprendimento, per migliorare le prospettive di carriera e quelle salariali.
La formazione continua è un tema in cima all’agenda dell Unione Europea, che gli ha dedicato uno specifico programma e un budget di 7 miliardi di euro dal 2007 al 2013. Un programma ora sostituito da Erasmus +, che ha i medesimi obiettivi: facilitare una formazione che dura tutta la vita lavorativa, basata su apprendimento sia formale che informale e scambi a livello europeo.
Tornando al caso specifico dell’Olanda, la cultura all’interno delle grandi aziende e del terzo settore è orientata a favorire la crescita continua del personale, con budget e ore lavorative specificamente dedicate all’aggiornamento. Come succeede un po’ in tutta Europa, le piccole e medie aziende dispongono di meno strumenti, nonostante la disponibilità di fondi europei che le aziende possono usare (e spesso non usano).
Meno tracciabile statisticamente è il settore dell’appprendimento informale, fatto di scambi di conoscenze tra colleghi, corsi online senza certificazione ufficiale ed altri strumenti simili, difficili da quantificare, ma che contribuiscono in maniera rilevante all’educazione permanente.
Non da ultimi I bosdagen o strandagen (letteralmente i giorni nel bosco o sulla spiaggia), durante i quali i dipendenti di un’organizzazione si riuniscono in un ambiente estraneo a quello di lavoro per scambiarsi competenze e elaborare strategie per il futuro. Una tradizione tutta olandese, accompagnata spesso da abbondanti bevute e momenti di socializzazione piuttosto ludici.