Ton Hooijmaijers, del VVD è stato condannato dal tribunale a 2,5 anni di carcere per corruzione, riciclaggio di denaro e contraffazione.
L’ex sottosegretario, sempre del VVD, Robin Linschoten è stato condannato a cinque mesi di prigione (tre dei quali con la condizionale) per evasione fiscale.
L’ex consigliere comunale, ancora del partito liberale VVD Sjoerd Swane è stato condannato in contumacia nel 2011 per aver accettato tangenti, per contraffazione e frodi fiscali ed è ancora latitante. E poi, l’ultimo caso, il vicesindaco dell’Aja, Richard de Mos è sospettato di corruzione.
Per il presentatore Jort Kelder, tuttavia, la corruzione non è responsabilità di chi è stato condannato ma della ‘cultura importata’; durante il suo programa su NPO1, ha detto infatti
“E se l’intero clienteleismo fosse nella cultura mediterranea che stiamo importando?” Kelder ha fatto riferimento, tra l’altro, a una serie di co-sospettati come nel caso di Richard de Mos: l’assessore Rachid Guernaoui e due imprenditori turco-olandesi dell’horeca. Non contento, Kelder ha sollevato la questione se non fosse necessario eseguire “un’operazione di pulizia culturale”.
Is dit echt letterlijk zo gezegd, door een presentator, op onze nationale radio? pic.twitter.com/B4cA5Lr5Ei
— Miko Flohr (@mikofLohr) October 5, 2019
Molti ascoltatori hanno risposto indignati a quel suggerimento. Anche l’ex caporedattore di HP / De Tijd Bert Vuijsje e il caporedattore di OneWorld sono saltati sulla sedia alle insinuazioni di Kelder.
En Jort Kelder vraagt net op de radio aan Joost Eerdmans of de corruptie bij #GroepDeMos (en eigenlijk overal in Nederland) niet gewoon door #immigratie komt. Of daar geen grootschalig onderzoek naar moet komen. I’m done. Echt zero days zonder #racisme in de #media.
— MediocreMigrant (@seadanourhussen) October 5, 2019