Le conseguenze, a catena, della crisi economica che sta innescando l’emergenza coronavirus, si vedono anche nella tv: le società cancellano le campagne pubblicitarie e con meno raccolta, tv ed emittenti radiofoniche, sono costrette a tagliare il palinsesto. Il danno è di milioni di euro, scrive NOS, e diversi produttori di contenuti, come Talpa, proprietario del canale televisivo SBS6, sta per licenziare il personale. Secondo il proprietario John de Mol, sono necessarie “misure draconiane” e ciò avrà sicuramente conseguenze per le 1600 persone che lavorano nell’azienda.
STER, l’organizzazione che spazi pubblicitari per i canali pubblici, parla di una diminuzione di decine di punti percentuale. Una società dopo l’altra ritirano le campagne pubblicitarie: il settore turistico in primis, perchè il mercato è fermo ma anche aziende alimentari.
AH, dice ancora NOS, aveva pronte campagne per la primavera ma a causa della “razzia” in corso dei supermercati ha ritenuto non necessario e non opportuno pubblicizzare la corsa al prodotto, quando la politica nazionale è di non fare scorte. Via, inoltre, le campagne per l’Eurovision Song Contest, la Formula 1 e l’Europeo.
Se il servizio pubblico può fare affidamento sulle tasse, RTL, parte di un network privato, sta avendo altri problemi: le registrazioni della soap opera RTL Goede Tijden, Slechte Tijden (una versione olandese di “Un posto al sole”) non possono andare avanti. E così, il canale ha dovuto ridurre il numero di episodi trasmessi per evitare, presto, di rimanere a secco. Unico settore con il + davanti del network internazionale è il servizio di streaming “Videoland”: il numero di abbonati, infatti, è in aumento.