Altre 1.487 persone sono risultate positive al Covid-19 in Belgio, ha dichiarato il Servizio pubblico federale della sanità (FPS) durante la conferenza stampa di ieri, lunedì 20 aprile. I casi contati nel Paese dall’inizio della pandemia salgono a 39.983. Il numero comprende tutte le persone che sono state contagiate: i positivi, i guariti e i deceduti per le conseguenze del virus.
Dei nuovi contagiati, 550 vivono nelle Fiandre, 693 in Vallonia e 238 a Bruxelles. Al momento il FPS non conosce la residenza delle 6 restanti persone. “800 dei risultati positivi provengono dalla rete di test classica, 687 dai tamponi fatti nelle residenze sanitarie assistenziali, che sono ancora in corso”, ha detto Steven Van Gucht, dell’unità di crisi del coronavirus. In tutto sono stati fatti 161.896 tamponi, di cui 8.118 nelle ultime 24 ore.
Nelle ultime 24 ore, 232 persone sono state ricoverate, mentre 138 sono state dimesse. I ricoverati sono al momento 4.920. C’è stato un aumento di 49 pazienti.
“Dei pazienti ricoverati, 1.071 sono in terapia intensiva. Il numero è diminuito di 10 unità”, ha detto Van Gucht, aggiungendo che di quei pazienti in terapia intensiva, 760 hanno un respiratore. 168 persone sono decedute. 62 di esse si trovavano in ospedale ed erano casi accertati di Covid19. 103 dei decessi sono stati riportati dalle residenze sanitarie assistenziali; il 3% di questi 103 erano casi confermati di coronavirus, il 97% sospetti.
Delle morti appena riportate, 84 sono avvenute nelle Fiandre, 56 in Vallonia e 28 a Bruxelles. Il numero totale di decessi in Belgio dall’inizio della pandemia è di 5.828. Van Gucht ha dichiarato che “il 47% dei decessi è avvenuto negli ospedali”.
Il FPS ha mostrato mostrato due curve legate a due diverse previsioni sull’epidemia in Belgio. I grafici sono stati elaborati da alcuni ricercatori dell’Università di Hasselt. “Nel primo scenario, la curva va subito dritta verso l’alto. Mostra il numero di casi che molto probabilmente avremmo avuto se non avessimo optato per il lockdown. Ciò avrebbe comportato in un sovraccarico del nostro sistema sanitario”, ha detto Van Gucht.
“Il secondo scenario mostra cosa sarebbe successo se il Belgio avesse annullato le misure il 16 aprile. Anche in questo caso i contagi sarebbero cresciuti in modo esponenziale e il nostro sistema sanitario ne avrebbe risentito, ma più avanti,” ha continuato. “Se vogliamo che la curva rimanga più piatta possibile e che continui a decrescere, cancellando al contempo alcune misure, dobbiamo restare vigili. Possiamo farlo, ad esempio, testando tante persone e continuando a rispettare la distanza dagli altri,” ha aggiunto Van Gucht.
“L’apertura di negozi ‘fai da te’ e di giardinaggio è andata piuttosto bene, nella maggior parte del Paese”, ha detto Yves Stevens, portavoce del Centro di crisi federale. Stevens ha inoltre ringraziato la popolazione per il comportamento responsabile che sta tenendo. Allo stesso tempo ha avvertito che le cifre sono incoraggianti, ma che non devono indurre le persone a rilassarsi nei confronti delle misure. “Insieme possiamo farcela”, ha aggiunto.