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Coronavirus in Belgio, 239 casi. A Leuven testano prototipo di vaccino

La questione del coronanvirus in Belgio è stata al centro di un “Comité de Concertation”, un comitato tecnico-politico, riunito lunedì 9 marzo sotto la presidenza del Primo Ministro Sophie Wilmes, si legge in un comunicato stampa della premier belga. L’obiettivo della riunione era quello di effettuare una valutazione precisa della situazione in seguito alla diffusione del coronavirus in Belgio.

In questa riunione, conformemente all’analisi effettuata dal gruppo di gestione dei rischi (RMG), si legge, il Belgio è rimasto nella fase 2 stabilita dall’autorità sanitaria FPS. “Le misure di contenimento sono ancora in vigore”, dice il comunicato stampa, “e ulteriori misure note come distanziamento sociale, preparate dall’RMG saranno discusse presso il Consiglio di sicurezza nazionale martedì 10 marzo.

Il governo, inoltre, ha confermato la volontà di acquistare con la massima urgenza una fornitura straordinaria di mascherine e di mettere in atto un piano per distribuirle ad entità sanitarie del paese che ne avessero necessità. Al gruppo di gestione dei rischi è stato inoltre chiesto di coordinare il piano d’azione e di prevenzione
rafforzato per le persone vulnerabili.

Intanto, i casi positivi di coronavirus in Belgio sono arrivati a quota 239, scrive il quotidiano De Morgen. E se la ministra federale Maggie De Blok, annuncia che non verranno adottate misure drastiche per il momento, un laboratorio dell’Università KU di Leuven ha sviluppato un prototipo di un possibile vaccino contro il coronavirus. Per il momento, dice ancora De Morgen, è stato iniettato in cavie ma i risultati sono attesi tra dieci giorni. Il virologo Johan Neyts del centro di ricerche afferma al quotidiano fiammingo di essere “ragionevolmente fiducioso” sul risultato.

I ricercatori di Leuven, inoltre, inizieranno a testare 18.500 sostanze a partire da principi attivi di medicinali esistenti per determinare se contengono sostanze che possano avere un impatto sul coronavirus. Il lavoro del team di Leuven sarebbe stato realizzato con l’aiuto finanziario della Bill Gates Foundation. 

Source: pixabay

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