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Coronavirus, Groningen vuole aiutare le sex workers senza lavoro

Il comune di Groningen vuole aiutare le sex workers che non possono più lavorare a causa delle misure di allontanamento sociale attuate per frenare la diffusione del coronavirus. Come riporta RTV Noord, infatti, molte lavoratrici del sesso nella regione adesso sono alla ricerca di altri lavori temporanei.  

Attualmente le sex workers della città di Groningen non devono pagare l’affitto ai bordelli dove lavorano. Ma non hanno nemmeno delle entrate. Alcune lavoratrici del sesso possono chiedere l’assistenza del governo perché sono lavoratrici private. Ma non tutte le sex workers sono registrate come lavoratrici private. Il comune di Groningen vuole quindi aiutare anche coloro che non sono registrate come lavoratrici private. 

“Stiamo lavorando sulle misure da poter attuare”, spiega l’assessore Roland van der Schaaf. A causa della politica sulla prostituzione di Groningen, nella città tutti le sex workers devono avere un permesso. Il comune è quindi ottimista sul riuscire ad aiutare queste persone.

Secondo Evert Sulman di Overweghuis, un’agenzia che aiuta le lavoratrici del sesso, molte sex workers sono alla ricerca di un altro lavoro da svolgere temporaneamente.

 

Cover Pic: Pixabay 

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