Secondo il Fondo di istruzione per i giovani, che sostiene circa 200 scuole con alunni in situazioni svantaggiate, questa è stata una settimana nera per le assenze nelle scuole elementari frequentate da molti alunni che provengono da famiglie meno abbienti.
Sembrerebbe, infatti, che i genitori abbiano paura di far tornare i propri figli a scuola. La preoccupazione principale è che i loro figli contraggano il coronavirus o lo trasmettano a qualcun altro. Le scuole temono che i bambini già in difficoltà siano a rischio di rimanere sempre più indietro, ha affermato il Fondo di educazione giovanile al Volksrkant.
“Decine di dirigenti scolastici che seguiamo ci hanno riferito che circa il 20-30% dei bambini non è andato a scuola”, ha riferito al giornale il direttore del Fondo per l’istruzione dei giovani Hans Spekman. Questo dato è molto più alto della media nazionale. Un sondaggio condotto dall’associazione generale dei dirigenti scolastici AVS applicato a 1.100 scuole ha dimostrato che nella maggior parte di esse solo l’1-2% degli alunni era assente e che nell’8% delle scuole più di 10 alunni erano assenti.
Secondo quanto dichiarato da Spekman, la maggior parte dei dirigenti scolastici ha riferito al Fondo per l’educazione dei giovani che i genitori sono spaventati. “Molti genitori hanno la sensazione che i loro figli siano trattati come cavie”, ha spiegato. I genitori hanno spesso addotto come motivazione per tenere i loro figli come a casa la presenza di parenti che sono a maggior rischio per il coronavirus.
“Non condanno questi genitori, ma ovviamente non andare a scuola non aiuta i bambini che si trovano già in una posizione di difficoltà”. Il Fondo per l’istruzione dei giovani vorrebbe un maggiore sostegno per queste scuole. “Le scuole si sovraccaricano se devono rivolgersi a tutti i genitori riguardo questo problema”, ha detto Spekman al Volkskrant. “I comuni potrebbero fornire un maggiore sostegno a queste scuole e potrebbero essere utili anche informazioni più specifiche”.
Circa 55 mila bambini non sono tornati a scuola quando le scuole elementari sono state riaperte lunedì, riferisce l’AVS. Questo non deve però scatenare il panico, ha riferito ad AD il ministro per l’istruzione primaria e secondaria Arie Slob.
Secondo il ministro, il gruppo assente è molto diversificato e si aspetta che molti più bambini torneranno a scuola la prossima settimana. Il ministro ha riconosciuto che il gruppo di assenti contiene anche bambini in difficoltà. Questo gruppo deve ricevere sufficiente attenzione e le autorità lo terranno d’occhio, ha detto Slob.