I nominativi presenti nella lista di terroristi nazionali olandese è raddoppiata nell’ultimo anno. Ora si contano 39 individui e 3 organizzazioni, ha riferito il Ministro degli Affari Esteri Bert Koenders, alla vigilia una conferenza internazionale sul terrorismo, che si è svolta ieri a Den Haag. A marzo dello scorso anno, 19 i potenziali terroristi erano presenti nella lista.
La conferenza si è concentrata su tre argomenti chiave – condividere informazioni, fermare i Foreign Terrorist Fighters, difendere i cittadini dal terrorismo. Secondo un piano proposto da Koenders, gli appartenenti alla “lista nera” olandese si vedranno congelati i propri beni, e negato l’accesso ai propri conti correnti e carte di credito. Secondo Koenders, si tratta di una misura effettiva, riducendo così “il rischio che persone provenienti da Siria o Iraq possano commettere attacchi terroristici qui. Questa misura farà anche in modo che queste persone non possano più avere accesso alle loro finanze per poter permettersi attacchi”.
“E’ un buon inizio”, riferisce il ministro, commentando il piano di aumentare queste misure e di allungare le liste di potenziali terroristi. “Ogni anno, sempre più persone in tutto il mondo si uniscono a organizzazioni terroriste. Perciò è nostro dovere intensificare adeguate misure di sicurezza – non solo in Olanda, ma anche a livello internazionale”.
Circa 250 tra politici ed esperti, rappresentanti di 50 paesi, hanno preso parte alla conferenza, presieduta da Koenders. Tra i partecipanti, erano presenti all’appello 15-20 ministri e segretari di Stato e rappresentanti di organizzazioni anti-terrorismo come Global Counterterrorism Forum, la coalizione Anti-Isis, Europol, Interpol, gli Stati Uniti e l’Unione Europea.