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Il rapporto tra Italia e Paesi Bassi non si è deteriorato a causa delle polemiche dei giorni passati, sul veto olandese al sostegno europeo per salvare l’economia italiana, ha dichiarato il primo ministro italiano Giuseppe Conte in un’intervista al Telegraaf. “L’amicizia con il popolo olandese rimane intatta”.
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I “frugali” dell’Europa settentrionale, Paesi Bassi e Germania, insieme a Finlandia e Austria, stanno facendo ostruzione su un fondo di emergenza europeo per far fronte alla crisi del coronavirus. Il niet al Consiglio europeo e il rimpallo di una decisione all’Eurogruppo, hanno scatenato la rabbia nei paesi del sud e cementato un fronte, che ormai conta 12 Stati membri, che al contrario chiedono una soluzione condivisa.
Ad gettare benzina sul fuoco è giunto anche Wopke Hoekstra, il ministro delle finanze, olandese che ha chiesto un’indagine UE sul perchè gli Stati del sud non abbiano riserve sufficienti per fronteggiare la crisi. Oltre ad una lettera scritta da 12 politici italiani e pubblicata da Frankfurter Allgemeine Zeitung, che invitano gli Stati del nord alla solidarietà, lo stesso fronte governativo ha iniziato a traballare: prima il leader del D66 Rob Jetten, poi il leader del Christen Unie, Gert-Jan Segers, si sono espressi a sostegno di aiuti all’Italia.
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In Italia, ha detto Conte al Telegraaf, la gente non capisce perchè l’Olanda si opponga agli aiuti: “Molti italiani non comprendono l’opposizione delle autorità olandesi a una risposta forte, immediata, rigorosa ed efficace coordinata a livello europeo”. Ma la reazione di rabbia non è rivolta al popolo olandese. E ha aggiunto: “Caro Mark, se le risposte corrette arrivano troppo tardi, possono essere inutili.”, alludendo ai tempi lunghi della discussione, rispetto alla mobilitazione rapida da parte delle istituzioni europee.