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Gli attivisti di Greenpeace hanno dato simbolicamente fuoco al palazzo del Consiglio Europeo. La protesta è stata promossa in seguito alla decisione degli politici europei di ridurre un summit di due giorni riguardante le strategie per salvaguardare il clima. Secondo Greenpeace questo dimostrerebbe scarso impegno sull’argomento e di conseguenza giovedì scorso l’organizzazione ambientalista ha protestato con lo scopo di mettere più pressione all’UE.
I dimostranti sono arrivati la mattina all’alba e 28 di loro hanno scalato la struttura utilizzando camion dei pompieri e scale. Un portavoce di Greenpeace ha assicurato che coloro che hanno scalato il palazzo si sono preparati a dovere prima di prendere parte alla dimostrazione in maniera da fare tutto in sicurezza.
Una volta arrivati in cima gli attivisti hanno messo srotolato banner con illustrazioni di fiamme e hanno acceso fumogeni per simulare il fumo, dando così nel complesso l’idea che il palazzo stesse andando a fuoco.
Il messaggio che ha voluto lanciare questa protesta è di allarme, sul banner principale si legge “climate emergency”.
La dimostrazione è durata fino a mezzo giorno e si è conclusa con l’arresto di 50 attivisti e un’indagine aperta dalla polizia.
Katharina Pausch-Homblé, portavoce del Consiglio Europeo ha dichiarato che il summit è stato portato avanti senza ulteriore problemi e ha aggiunto che il Consiglio Europeo non ha nessuna opinione o commento sulla dimostrazione.
A questo Summit è stato presentato il Green Deal promosso da Frans Timmermans.
BREAKING: As European gov leaders meet in Brussels to discuss climate targets for 2050, 61 activists from @greenpeace_be arrived in a fire engine to *symbolically* bring fire and some smoke the EU summit venue to say this is a #ClimateEmergency – Act NOW!#HouseOnFire #EUCO pic.twitter.com/xpkseCYEJv
— Greenpeace (@Greenpeace) 12 dicembre 2019