Il CDA, il partito Cristianodemocratico attualmente al governo ha guadagnato nei sondaggi 4 seggi dopo la nomina a segretario del ministro Wopke Hoekstra, mentre i liberal-progressisti del D66 non hanno guadagnato molto dalla nomina a Sigrid Kaag di leader della campagna elettorale di marzo.
Stando a Peilweijzer, una sintesi dei sondaggi più importanti in NL, la battaglia politica per le elezioni sarà a destra: i primi tre partiti, infatti, sono liberal-conservatore, populista e cristiano-democratico.
Con quattro seggi in più nella Tweede Kamer, il parlamento olandese, rispetto a ottobre, il CDA diventerebbe il terzo partito più grande con 16-20 seggi. Hoekstra è subentrato a Hugo de Jonge all’inizio di questo mese, dopo che il ministro della salute si è dimesso. Il VVD ha ulteriormente consolidato la sua posizione come il più grande partito del paese con 39-45 seggi, o fino al 28,4%, anche se non è chiaro come lo scandalo degli assegni familiari possa influire sul risultato delle elezioni finali di marzo. Il PVV è stabile al numero due con un supporto tra il 13% e il 15%.
La guerra interna al Forum voor Democratie, il partito di estrema destra di Thierry Baudet ha decimato i consensi del movimento che nel 2018 aveva vinto le elezioni provinciali ed è stato, fino a poco tempo fa, la più grande formazione al senato.
I partiti di sinistra perdono tutti consensi, ad eccezione dei laburisti, ma rimangono marginali nel dibattito nazionale. Delle formazioni al governo, solo il VVD trae vantaggio elettorale dalla gestione dell’emergenza Covid.