Il presidente di Pride Amsterdam non si dimette; nonostante le polemiche che lo hanno travolto, all’indomani di una dichiarazione alla radio, dove ha detto: ““Questa gente non dovrebbe venire qui. Vediamo un bambino e pensiamo: poverino. Ma non vediamo che dietro a lui ci sono la madre e il padre che potrebbero essersi macchiati di crimini”, ha concluso Frits Huffnagel, un sostenitore del partito di destra VVD, in riferimento ai rifugiati che cercano di raggiungere la Turchia dalla Grecia.
Le dichiarazioni del numero uno di Amsterdam Pride hanno scatenato una bufera: il COC, l’associazione che tutela i diritti delle persone LGBTIQ ha annunciato di aver sospeso la sua collaborazione con Pride Amsterdam “Invitiamo l’organizzazione del Pride a prendere misure serie contro il suo presidente”. COC ne chiede le dimissioni immediate.
Ma Huffnagel, di andarsene, non ci pensa proprio: in una dichiarazione ripresa dal quotidiano AD, l’ex assessore VVD di Amsterdam e Den Haag si rammarica per la bufera scatenata dalle sue parole, soprattutto per la reazione scatenata nella stessa organizzazione.
Il Pride, un coordinamento di associazioni che promuove l’evento di agosto, in un comunicato si è distanziato dalle parole del presidente, sostenendo di non condividerle e sottolineando che Huffnagel ha parlato a titolo individuale.