Le reazioni al via libera dell’esecutivo olandese all’accordo europeo sull’Ucraina, con l’aggiunta di una dichiarazione che “venga incontro” alle richieste della gente, manda gli organizzatori del referendum -che ha raccolto lo scorso aprile, il 61% di no- su tutte le furie.
Thierry Baudet e Jan Ross, due volti dietro alla campagna per il NO, bocciano l’idea di Rutte come un’assurdità: Rutte sta giocando con le parole, ignorando il messaggio chiaro che è arrivato dagli elettori, hanno detto i due all’emittente NOS.
Ross è ancora più caustico: il 61% di chi ha preso parte al referendum ha detto no; non “no se aggiustate il tiro”. I promotori del NO convengono che la posizione di Rutte non cambia di una virgola la questione: la dichiarazione accettata dall’UE non ha alcun valore legale, pertanto può essere ignorata in qualunque momento.
Quale sarebbe la ragione di organizzare un referendum, se alla fine decidi ignorando il voto degli elettori? Proseguono i promotori all’emittente.