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Come se la passa l’economia in Belgio?

Michel wal, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

In Belgio, chi ha subito maggiormente l’impatto della crisi Covid? Se lo chiede VRT che cita un dato: 7 belgi su 10 non avrebbero sentitpo più di tanto l’impatto delle difficoltà economiche causate dall’incertezza attuale. In molti, tuttavia, soprattutto quelli che non se la passavano già bene prima, stanno lottando ancora.

Negli ultimi mesi, ricorda VRT, sono piovuti annunci di sventure: “la frase sentita più di frequente è stata ‘stiamo vivendo la più grande crisi dalla seconda guerra mondiale’. Ma ecco, a distanza di mesi la situazione sembra grave ma non senza speranza. Qualche tempo fa la banca nazionale ha addirittura pubblicato un dato notevole: sette famiglie su dieci non sentono la crisi”, dice VRT.

Ma tre, in ogni caso, la sentono e si tratta di numeri importanti. Ma la domanda è in quale categoria o fascia sociale, la crisi è maggiormente avvertita. Per VRT, una risposta univoca è difficile da dare. Ma certamente, pur in assenza di numeri certi, le società sono state quelle che hanno sofferto di più: calo di fatturato, in media del 20%, e in alcuni settori  del 55% o addirittura all’85% delle entrate. Con l’impatto, ovvio, anche sul personale.

Secondo il canale fiammingo, sulla base di dati dell’istituto ricerca Graydon, entro gennaio, il 20% delle aziende navigherà in pessime acque, nonostante i pacchetti di aiuti. “Si tratta di 276.656 aziende, che – per la cronaca – erano ancora perfettamente in salute a marz. Un altro 45%, ovvero 339.545 aziende, fatica. Anche queste erano in salute, meno di un anno fa”, dice VRT.

L’impatto più pesante, tuttavia, sarà sulle spalle delle piccole imprese -ristorazione e vendita al dettaglio- e dei freelance. Per ora, tuttavia, gli aiuti del governo hanno evitato lo smottamento. Ma dopo? Cosa succederà quando non ci saranno più gli aiuti?

Per ora, anche sul piano salariale, il quadro non è cupo: finora la disoccupazione rimane pressoché stabile, da settembre a ottobre è addirittura scesa dal 5,2 al 5,1 per cento. Allo stesso tempo, il numero di posti vacanti aumenta dell’8,62%. Il che è piuttosto sorprendente, dice VRT. La perdita di guadagni media è di circa 28 euro al mese, ossia lo 0.8% del totale. Ma anche in questo caso, gli aiuti del governo stanno sostenendo l’economia. Cosa succederà quando finiranno?

Ma non per tutti, questa media, è stata così generosa: gli studenti, ad esempio, hanno visto sparire i loro impieghi per guadagnare soldi extra (o in alcuni casi, per mantenersi agli studi): molti di loro lavorano nell’horeca e quei posti di lavoro sono evaporati con le chiusure. Ma il problema non è solo degli studenti: il 40% dei giovani tra i 18 e i 35 anni indica di aver perso reddito.

Problemi anche per gli immigrati e persone di minoranze etniche; anche loro, secondo gli studi di VRT non se la passerebbero bene.

Nessuno sa cosa porterà il futuro. Il paese sarà inondato da un’ondata di fallimenti, con tutta la disoccupazione e le lotte sociali che ne derivano? Nessuno lo sa davvero e molto dipenderà dal governo. Continuerà a sostenerlo per molto tempo – e quindi creerà un buco nel bilancio – e quanto gradualmente ritirerà il sostegno. Per ora, regna l’incertezza.

 

 

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