di Licia Caglioni
Ieri, 15 settembre, è entrata in vigore una nuova disposizione del governo olandese che vieta la detenzione di animali selvatici nei circhi del paese. Promossa dal ministero degli affari economici, la disposizione si basa sull’istanza che la salute degli animali debba essere prioritaria sul loro uso per tradizioni ormai in disuso. Felini, orsi, elefanti e giraffe saranno perciò banditi dai circhi del regno.
Una lotta, portata avanti dal Partito degli Animali, durata anni e che in Olanda ha permesso di aprire 16 gabbie, liberando zebre, leoni ed elefanti, molti dei quali hanno già trovato una nuova casa grazie all’aiuto di un gruppo di animalisti.
La notizia arriva a pochi giorni dallo stesso bando emesso dal Messico, mentre a livello europeo l’Olanda si allinea ad Austria, Grecia e Belgio che hanno già inserito una regolamentazione simile.
L’ADI (Animal Defenders International) festeggia la vittoria: “Quelle che arrivano dall’Olanda e dal Messico sono notizie bellissime. Lo sfruttamento degli animali nei circhi itineranti è una pratica crudele, obsoleta ed ora riconosciuta come tale in 30 paesi“.
La stessa organizzazione, che ha sede a Londra, spera che l’atteggiamento dell’Olanda spinga anche il governo britannico a porsi il problema e a rispettare gli accordi presi con l’opinione pubblica durante una consultazione popolare di più di due anni fa. Altri grandi assenti sono la Germania, dove una legge che abolisca lo sfruttamento degli animali selvatici nei circhi è in stallo da tempo, e l’Italia, che è l’unico stato europeo in cui i circhi sono direttamente finanziati dallo stato sulla base della Legge 337 del 1968 e dove l’utilizzo degli animali per fini ludici è tutt’ora autorizzato.