di Paolo Ruffino
Andare in bicicletta in Olanda e’ una esperienza unica nel suo genere: ciclabili dedicate, sicure e ampie. Ciononostante, esistono differenze tra le varie città. Non a caso il Fietsersbond, il sindacato olandese dei ciclo-centauri, nomina ogni due anni la città più “bike-friendly” del Paese.
Tra le candidate per il 2016 i comuni di Utrecht, Nijmegen, Arnhem e Groningen, ma anche cittadine come Goes, Haarlem e Oss. Simili i vincitori degli scorsi anni: ‘s-Hertogenbosch nel 2012 e Zwolle nel 2014.
Il processo di selezione, oltre a essere tematico, tiene in considerazione vari aspetti del mondo ciclabile: accessibilità dell’infrastruttura, immediatezza d’uso, presenza di incroci sicuri e di segnaletica dedicata.
Il tema di quest’anno, poi, riguarda la “bikenomics”, l’economia delle due ruote. Secondo diversi studi i benefici per il ciclista sono prima di tutto monetari: si risparmia sulla benzina, l’assicurazione e i costi operativi dell’automobile. I ciclisti, inoltre, in media spendono di più in loco rispetto a coloro che viaggiano in auto: a beneficiarne sarebbe pertanto l’economia locale.
Anche le amministrazioni risparmiano: riduzione del traffico, meno incidenti meno fondi alle costose infrastrutture automobilistiche. In ultimo, la comunità locale può godere di posti di lavoro che nascono paralleli al bisogno di ciclofficine e dal’indotto del ciclo-turismo.
Per trattare di questi argomento, il Fietsersbond organizzerà un simposio, a Utrecht, il prossimo 13 ottobre: si discuterà di come trarre maggiori benefici economici da un aumento degli spostamenti in bicicletta e di come quantificare il ritorno sugli investimenti in infrastrutture ciclabili.
Al termine dell’incontro, la città con la “bikenomics” più vivace si vedrà conferire da una giuria di esperti il titolo di “Fietsstad 2016”. Onorificenza che stimola “campanilismi” e competizioni tra le diverse località d’Olanda e che attrae, oltre a ciclo-centauri europei e non, esperti di pianificazione urbana da tutto il mondo.