18.000 richieste per il sussidio di disoccupazione solo lo scorso anno, a dirlo è l’istituto di statistica CBS. Con questo incremento, il numero sale cosi a 467 000. Il 2016 è stato l’ottavo anno consecutivo di incremento nelle richieste per il “bijstand”, il sussidio universale erogato anche a coloro che non avessero più titolo alla disoccupazione ordinaria.
A far lievitare la cifra, dice ancora l’istituto di statistica, sarebbero stati i richiedenti asilo, e anziani non coperti interamente dal sistema previdenziale. Per i rifugiati, la cause principali sono le difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro olandese mentre per gli anziani il trattamento ridotto riservato a coloro che non abbiano trascorso almeno 50 anni nei Paesi Bassi.
In totale, avrebbero beneficiato del sussidio 268 000 applicanti con background non olandese e 35mila anziani. Sarebbero 41 su 1000 i cittadini che vedono erogato il sussidio di disoccupazione, concentrati in larga misura a Rotterdam, Leeuwarden, Den Haag, Arnhem e Enschede. A Rotterdam riceverebbero il sussidio 96 su 1000.
I dati rimangono comunque positivi: la disoccupazione giovanile è scesa al 10% per la prima volta dal 2011, secondo le nuove cifre della benefits agency UWV. A gennaio i disoccupati nei Paesi Bassi erano 480,000, 5,3% della popolazione. Nel frattempo, il numero di persone con lavori retribuiti è cresciuto di una media di 16,000 al mese nello stesso periodo.
C’è stata, comunque, una crescita di disoccupazione delle persone impiegate nei settori stagionali, come la costruzione, l’agricoltura e le agenzie temporanee, in particolar modo uomini sotto i 35 anni. Gennaio ha anche visto un picco di nuove richieste di disoccupazione da parte di ex impiegati bancari.