Le condanne nel caso di nonnismo finito male, che ha portato alla morte dello studente Sanda Dia hanno scatenato domenica proteste in Belgio. Secondo i manifestanti, le sanzioni sono troppo leggere e c’è giustizia di classe e razzismo. Circa un migliaio di persone partecipano a una manifestazione a Gand. Proteste anche a Bruxelles e Bruges.
Diciotto membri dell’associazione studentesca di Leuven Reuzegom hanno ricevuto servizi sociali e multe per la morte del ventenne Dia, morto dopo una notte di torture e sevizie programmate come rito di iniziazione alla confraternita.
Nonostante il pm avesse richiesto il carcere per i membri dell’associazione Reuzegom, il giudice ha usato la mano leggera. Critiche anche ai media che non hanno fatto i nomi dei 18 pregiudicati.
Uno degli organizzatori della protesta a Bruxelles dice all’emittente britannica Bbc: “Tutti sono arrabbiati e delusi dal sistema legale belga. Ad esempio, se viaggi in autobus in Belgio senza biglietto, riceverai una multa più alta della punizione che i Reuzegommer [i membri della confraternita] hanno ricevuto”. E: “Sappiamo tutti che provengono da un ambiente ricco, quindi quelle multe non sono niente”.
Secondo il partito di estrema sinistra PVDA , ‘le condanne sono così lievi perché i membri dell’associazione studentesca provengono da ambienti benestanti’, dice RTL NL. Inoltre, secondo alcuni, molti magistrati stessi avrebbero un passato in un’associazione studentesca. Inoltre, i 18 condannati hanno tenuto un atteggiamento ermetico, condividendo pochi dettagli con il tribunale, allo scopo di evitare condanne individuali: il giudice, infatti, non ha potuto ricostruire responsabilità, oltre a quelle generiche sull’accaduto.