La polizia ha pagato 1,3 milioni di euro in spese legali per il processo agli agenti, nel caso di Mitch Henriquez, l’Arubano ucciso durante un fermo di polizia violento a Zuider Park, a Den Haag, nel 2015, dice RTL Nieuws su documenti che ha ottenuto con richiesta di accesso agli atti.
Le parcelle pagate hanno sollevato molte polemiche perché gli agenti del caso Henriquez hanno ricevuto dal governo molti più soldi per la loro assistenza, di quanti non ne siano stati stanziati in altri casi. Lo studio legale Sjöcrona-Van Stigt avrebbe inviato una parcella di 1.309.380,96 alla polizia tra giugno 2015 e maggio 2018.
Nell’estate del 2015, quegli agenti sono stati coinvolti come sospetti o come testimoni. Secondo polizia e studio legale, le dimensioni del caso avrebbero richiesto molto lavoro, tale da giustificare quegli importi. Ma altri esperti sentiti dall’emittente sono critici: “molto costoso”, “vergognoso” e “giustizia di classe” sono stati i commenti.
La polizia dice di ritenere doveroso il pagamento delle spese legali ma non specifica a RTL se soluzioni più economiche fossero, effettivamente, disponibili. Ma soprattutto se affidare tutta la difesa, per un importo così ingente, ad un solo studio, fosse effettivamente opportuno. Polizia e studio Sjöcrona-Van Stigt si sono opposti alla divulgazione delle tariffe e RTL le ha ottenute solo grazie ad un procedimento in tribunale, dice l’emittente.
Nell’ottobre 2015 la Polizia Nazionale ha lanciato il cosiddetto “advocatenpoule”: un elenco di venti avvocati specializzati nell’assistenza agli agenti di polizia che nei primi tre anni di attività, dice NOS, hanno richiesto un totale di 4,7 milioni di euro. Di questi legali, la maggior parte farebbe capo proprio allo studio Sjöcrona-Van Stigt e avrebbe guadagnato più della metà della somma.