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Caso Blok, le Antille si dissociano e il Suriname chiede scuse. Ma il governo taglia corto: caso chiuso

La posizione del ministro degli esteri Stef Blok non accenna a normalizzarsi: dopo la bufera seguita al “leak” del video di un’assemblea a porte chiuse tra il ministero degli affari esteri e i funzionari olandesi impiegati nelle organizzazioni internazionali, l’opposizione di sinistra si dice non soddisfatta della lettera di scuse che il ministro ha inviato alla camera.

Groenlinks, SP e Pvda chiedono un ritorno urgente dei deputati dalle ferie per poter discutere della questione. La maggioranza di centro-destra, al contrario, non vuole saperne di interrompere le vacanze per affrontare la questione; a detta del deputato VVD Han ten Broeke il caso è chiuso. Dello stesso avviso D66, Christen Unie e CDA.

Intanto il Suriname ha presentato una lettera formale di protesta al governo olandese chiedendo scuse ufficiali mentre dalla porzione caraibica dei Paesi Bassi, il governo di Curacao si è dissociato dalle parole del ministro. Blok, infatti, è responsabile per la politica estera delle ex colonie antillane, nazioni indipendenti nel Regno dei Paesi Bassi.

Mentre la coalizione di governo cerca di smorzare le polemiche, una petizione per chiedere le dimissioni immediate del ministro ha già raggiunto le 4000 firme.

 

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