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Carne contaminata, sempre più multe ai mattatoi. Ma l’industria minimizza: solo pochi casi isolati

Sono aumentate, rispetto allo scorso anno, le multe per carenze igieniche nei mattatoi. Ammende che, in particolare, penalizzano la presenza di residui fecali su carcasse o su attrezzature.

L’agenzia per la sicurezza alimentare NVWA ha pubblicato un report sulla sua pagina web dove viene segnalato l’aumento del numero di sanzioni ai mattatoi. Tuttavia non ci sarebbe, al momento, alcun rischio per la salute pubblica.

RTL Nieuwsha rilevato che il numero di multe è salito da 39 dei due anni precedenti a 49 nello scorso anno. “I macelli evidentemente non hanno fatto dell’igiene una priorità. Dovranno impegnarsi di più” ha spiegato a RTL, Jan Meijer ispettore capo dell’NVWA.

L’organizzazione dei mattatoi COV afferma che i risultati “meritano attenzione” ma che, alla luce dei 17 milioni di animali trattati, la percentuale di multe rappresenta solo casi isolati.

Tuttavia, come sostiene RTL, le infrazioni di norma dovrebbero essere pari a zero e i dati non sono del tutto irrilevanti, soprattutto considerando che le multe sono sempre precedute da avvertimenti. Le ispezioni a sorpresa dell’NWVA hanno mostrato anche che su una carcassa su undici erano presenti tracce di letame. Gli anni precedenti la proporzione delle carcasse infette era di 1 su 14.

I maggiori problemi deriverebbero dall’errata lavorazione dell’intestino. Gli operai farebbero tagli superficiali che causerebbero residui fecali sul resto della carcassa.

A peggiorare le cose sarebbe la velocità delle catene di montaggio. Nonostante i macellai possano fermare le linee di lavorazione per togliere i pezzi di carne contaminati, raramente accade. “Se si facesse, ci sarebbero problemi. La carne contaminata viene spesso invece risciacquata o raschiata, in questo modo però i batteri vengono diffusi per tutta la carcassa” dice uno degli operai.

Di altro parere è il COV che sostiene, invece, come i pezzi contaminati vengano regolarmente rimossi.

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