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Carceri inglesi disumane, giudice olandese dice no ad estradizione di trafficante

I giudici olandesi hanno rifiutato di estradare un narcotrafficante britannico nel Regno Unito a causa delle preoccupazioni per lo situazione delle carceri nel Regno Unit. L’uomo, che risiedeva ufficialmente in Spagna, è stato colpito da un mandato di cattura europeo emesso a Liverpool nel 2017 con l’accusa di traffico di eroina e cocaina, ed è stato arrestato nei Paesi Bassi.

Il tribunale di Amsterdam ha dichiarato nella sua sentenza che avrebbe sospeso l’estradizione in attesa di ulteriori informazioni sulla situazione della prigione di Liverpool, che, secondo un rapporto del 2017, presenta le “condizioni più preoccupanti” mai rilevate dagli ispettori britannici. Questo, ha detto il tribunale, ha portato alla sua decisione di sospendere l’estradizione perché c’è un “rischio reale” che l’uomo sarebbe soggetto a trattamenti inumani o degradanti se rimpatriato nel Regno Unito.

Il ministero britannico responsabile per le politiche carcerarie ha sostenuto in una dichiarazione alla Corte: “Non accettiamo che le condizioni nelle nostre carceri vengano equiparate trattamenti inumani o degradanti contrari all’articolo 3 della CEDU.” Inoltre, la dichiarazione afferma che sono stati apportati importanti miglioramenti nelle carceri di Liverpool, Bedford e Birmingham, tutte citate nel rapporto incriminato.

Nel 2017, un tribunale olandese ha rifiutato di estradare alle autorità belghe otto sospetti accusati per reati di droga in Belgio, affermando che aveva bisogno di maggiori informazioni sulle condizioni di detenzione in quel paese. Il Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d’Europa ha affermato, un mese prima del processo che le condizioni nelle carceri belghe erano le peggiori che avesse visto in Europa, soprattutto in termini di sovraffollamento.

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