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Cara Ambasciata, sullo sfondo dell”ottimo rapporto tra Italia e Paesi Bassi” ci sono 69 morti

di Massimiliano Sfregola

Photo: screenshot IG/Ambasciata Italia NL

Sarà un segnale del nuovo corso politico in Italia oppure, semplicemente, la solita o il solito funzionario zelanti al quale dare la colpa di tutto  ( ogni qualvolta scoppia un caso per qualche scivolone, la colpa va sempre alla zelante o al zelante addetto alla comunicazione di turno, ormai una vera e propria categoria sociologica di  martire sacrificale, punita/puntio sulla pubblica piazza dello sconveniente) ma il post di ieri dell’ambasciata italiana nei Paesi Bassi sull’account Instagram, è davvero brutto.

Anzi, più che brutto  è davvero osceno: sembra un’adesione totale al nuovo corso politico che vede le realtà alternative diventare realtà ufficiali. Già, ve li ricordate le “verità alternative” di Trump o dell’alt-right? Le balle spaziali che tutti i leader populisti d’Europa hanno disseminato in anni? Ecco, quelle bufale oggi danno i frutti, infettando le politiche di governi formalmente liberali oppure, semplicemente, dettando forma e agenda di esecutivi , come quello di estrema destra in carica in Italia. In questo contesto, una tragedia come quella di Cutro, che in un paese normale richiederebbe silenzio e il rispetto per i morti finisce per diventare un eccellente occasione per fare propaganda politica.

Alla squallida tavola imbandita dal governo italiano, che non si è degnato neanche di portare omaggio alle salme, si è aggiunto a sorpresa un altro partner in crime dell’opportunismo politico sulla pelle di poveracci, “Mark crudeltà”, il premier infinito olandese, tanto cattivo e indifferente a tutto ciò che non porti un vantaggio diretto dal trattare come un appestato Thierry Baudet del Forum voor Democratie -che in Europa siede nello stesso gruppo di Fratelli di Italia- per poi abbracciare e baciare la Meloni, che dice le stesse cose di Baudet. Ma le dice da premier di un paese importante come l’Italia.

Ecco, Rutte non si è fatto scrupoli dal lucrare sulla tragedia di Cutro, venendo in vista mentre ancora si piangono le salme per capitalizzare il più possibile il voto di estrema destra in Olanda facendosi vedere accanto alla prima premier postfascista italiana. Cosa ci sarebbe da gioire da applaudire o anche solo da commentare con ottimismo di fronte al decesso di 72 persone, tra le quali il 18 minori? Probabilmente anche il più distratto si renderebbe conto dell’abnormità della cosa. Tutti tranne l’Ambasciata italiana nei Paesi Bassi.

“Il periodo particolarmente felice della relazione bilaterali tra Italia e Paesi Bassi sia richiedo di un’altra tappa fondamentale la visita del primo ministro del regno dei Paesi Bassi Mark root a Roma ieri 8 marzo 2023 e consultazioni con la Presidenza del Consiglio Giorgia Meloni”, si legge sul post su Instagram dell’ambasciata italiana. Post doveroso per “correttezza istituzionale”? Beh, la stessa Ambasciata che ha impiegato tre mesi per far sapere ai concittadini del suo paese di riferimento che il Presidente della Repubblica era venuto in viste in Olanda, si è affrettata addirittura a pubblicare in contemporanea con la visita le foto di un Rutte e di una Meloni felici come se avessero appena sconfitto la povertà. E invece, ridono e scherzano mentre annunciano respingimenti, volontà di corrompere gli Stati africani per non far arrivare nessuno in Europa, filo spinato e muri. Dalle mie parti, si direbbe: “che cosa si ridono” (no, si direbbe altro. Ma vabbe’)

D’altronde cosa c’è di meglio se non incontrarsi e parlare di come bloccare i migranti, proprio il giorno prima che il governo italiano organizzasse la terribile carnevalata messa in scena a Cutro, mentre a margine tutti quelli con buon senso sono ancora stretti nel cordoglio per i morti?

“Il cordiale proficuo incontro bilaterale è il primo ministro di un ministro dell’Unione Europea in Italia a dimostrazione dell’ottimo rapporto tra Italia e Paesi Bassi”, dice con linguaggio commerciale l’Ambasciata. Ma esattamente, di cosa c’è da gioire? In altre epoche, l’Italia avrebbe indetto una giornata di lutto nazionale per quella tragedia. Oggi, la premier non si degna neanche una visita alle salme e l’Ambasciata nei Paesi Bassi parla di proficuo incontro.

Non possiamo e non dobbiamo cedere a questa retorica della solennità che maschera dietro parole vuote di significato (ma pienissime di significati) il degrado nel quale la politica europea sta scivolando con l’assurda persecuzione contro i richiedenti asilo e i rifugiati. La visita di Rutte, oltre ad essere stata un vulnus in un momento delicato come questo, è una pagina buia che dimostra come un governo che si dice liberale abbia deciso di sdoganare un governo di estrema destra che sta facendo un macello sociale in Italia e sta mettendo a rischio la vita di migliaia di persone la cui unica colpa è quella di cercare  un futuro migliore.

L’Ambasciata non è un parlamento o un governo: l’Ambasciata rappresenta assolutamente lo Stato italiano ed esegue gli ordini che arrivano da Roma. Quindi o abbiamo il solito funzionario zelante (zelante e senza cuore) oppure, gli ordini di scuderia dall’Italia e la serrata delle file sulle ambasciate da parte del nuovo governo di estrema destra prevedono anche questo celebrificio, morti o non morti.

E e intanto, l’Ambasciata olandese a Roma quella che avrebbe potuto essere direttamente interessata della visita perché era Rutte ad andare a Roma, non ha dedicato neanche una storia sui suoi canali Social alla visita. Neanche una. Da noi, invece, alcuni piangono e quelli in alto sono felici.

EDIT: l’Ambasciata olandese a Roma, alla fine, ha seguito quella italiana de L’Aia

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