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Cannabis legale nei coffeeshop, no delle città. L’esperimento potrebbe saltare

Giusto una manciata di città di medie dimensionei, nei Paesi Bassi si è fatta avanti per prendere parte al controverso esperimento governativo sulla marijuana legale, ma le cinque città più grandi hanno detto di no, scrive oggi il Volkskrant.

Tilburg, Almere, Breda e Nijmegen si erano registrate entro i termini dell’11 giugno e Groningen sta prendendo in considerazione l’idea, anche se i 12 coffeeshop della città sono contrari.

L’esperimento dovrebbe rimuovere l’area grigia tra lo stock illegale di marijuana nei coffeeshop e la vendita al banco legale.

Tuttavia, i problemi sono troppi e il progetto non li affronta, secondo le grandi città, per questa ragione le amministrazioni hanno deciso di non prendervi parte.

Un problema riguarda il periodo di prova di quattro anni, che non verrà esteso, anche se l’esperimento avrà esito positivo. Ciò significa che i proprietari dei coffeeshop saranno costretti a tornare nel circuito illegale dopo quattro anni di vendita di marijuana “legale”.

Un’altra obiezione è il requisito che tutti i coffee shop all’interno di un’area comunale prendano parte al programma: ad Amsterdam, con 175 strutture che vendono semi-legalmente la cannabis, ciò sarebbe impossibile, ha detto la sindaca Femke Halsema.

Inoltre, i coffeeshop non potrebbero più vendere hashish proveniente dal mercato clandestino, privando così i negozi di quasi il 25% di mercato. La misura deve, comunque, ancora essere approvata dalla Camera dei deputati, Tweede Kamer.

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